Crisi dei rifiuti nel Sud Salento. La posizione
di Legambiente
Domenica 18 Gennaio si è svolta l'assemblea annuale dei soci
La discarica di Ugento è satura. Abbiamo rischiato di vedere Salve come
Napoli.
La raccolta indifferenziata è ripresa (Lunedì, Mercoledì, Sabato), non
gettiamo i rifiuti nelle campagne.
Differenziamo quanto più possibile i rifiuti domestici (carta, plastica,
metalli, vetro, ingombranti).
L’umido (resti di verdure, frutta, ecc.) può essere portato nella propria
campagna e trasformato in letame.
La raccolta differenziata verrà effettuata secondo il solito calendario:
Martedì: plastica, Giovedì: carta, Venerdì: vetro e metalli
La raccolta differenziata sara’ la nostra salvezza.
La nostra posizione in merito alla crisi dei rifiuti:
-
Consentire lo smaltimento ancora per un breve periodo
presso la discarica di Ugento ma solo per i comuni del basso salento
(ATO3);
-
Rendere attivo al più presto l’impianto di
biostabilizzazione di Ugento (doveva essere ultimato entro dicembre 2008);
-
Riaprire l’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo,
chiuso con una sentenza del Tar il 18 dicembre 2008;
-
Praticare una raccolta differenziata più spinta per poter
raggiungere una percentuale del 55% entro il 2010 così come stabilito
dalla regione;
-
Aprire almeno un’isola ecologica recintata dove si possa
consegnare in determinati orari del giorno oggetti ingombranti ed inerti ;
-
Stipulare accordi con i principali supermercati del paese
atti a ridurre gli imballaggi (es. detersivi alla spina, distributori di
latte o riconsegna del vetro).
PROIEZIONE CINEMATOGRAFICA LEGAMBIENTE
Domenica 18 Gennaio - Sala Conferenze Comune di Salve
Al termine della proiezione si è svolta l'assemblea annuale dei soci, aperta anche ai simpatizzanti.
Circolo "Giglio delle Dune" Legambiente Salve
IL CANE DI RUGGIANO
Ucciso da randagi non da una fucilata
Il cane di Ruggiano forse è morto perché azzannato da altri esemplari e
ora Zampalibera chiede controlli sui branchi in libera circolazione.
Alcuni giorni fa la Gazzetta riportò la notizia di un cane
ferito nella frazione di Salve, che presentava tre grosse lesioni sulla
testa da addebitare, secondo la presidente del sodalizio animalista
Raffaella Vergine, a una fucilata.
Ora dalla stessa Vergine arriva una precisazione che fuga i
dubbi sul ferimento del cane ma apre un altro scenario sulla presenza dei
randagi in zona.
L’analisi effettuata sulla carcassa dai veterinari avrebbe
accertato la presenza di tre buchi sul cranio derivanti dai morsi di altri
cani di grossa taglia. I dubbi degli animalisti sono ora sull'ubicazione
di eventuali branchi di randagi.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 15 Gennaio
2009
Rassegna Stampa Locale . La Gazzetta del Mezzogiorno
Ruggiano. Una fucilata in testa al cane
ORRENDA AGGRESSIONE. PRESENTATA UNA DENUNCIA AI
CARABINIERI
• RUGGIANO (SALVE). Un cane muore in pieno centro dopo
essere stato colpito in testa da una fucilata.
È successo ieri mattina in via Sant'Antonio, a pochi metri
dalla centralissima piazza Sant'Elia. Qui un cane di taglia medio-grande è
stato trovato agonizzante in un lago di sangue e trasportato in una casa a
corte dai volontari dell’associazione ambientalista “Zampalibera”,
presieduta da Raffaella Vergine.
Immediati i soccorsi all’animale, che presentava tre
profonde ferite sul capo, tali da far pensare al colpo di un fucile da
caccia (sono in corso accertamenti). Sul posto sono intervenuti i vigili
urbani e i veterinari della Asl, che hanno constatato come l’esemplare,
una femmina, fosse microcippata e quindi censita nell’anagrafe
dell’azienda sanitaria.
«Come è emerso dai registri», sostiene Vergine, «si tratta
di un animale che era stato microcippato e sterilizzato nel marzo del 2007
a Morciano di Leuca, che probabilmente si trovava qui a Ruggiano dopo aver
girovagato per le campagne. Il gesto che è stato compiuto nei suoi
confronti lascia senza parole. Qualcuno, ancora non si sa chi», dice la
presidente animalista, «gli ha esploso un colpo alla testa forse perché
era disturbato dalla sua presenza. È stata un’azione ignobile e non
sappiamo dove il fatto sia successo. L’unico dato certo è che la cagnetta
si trovava in piazza, sanguinante e moribonda». Al povero cane alla fine è
stata praticata l’eutanasia, tanto gravi erano le sue ferite, ma
Zampalibera ha annunciato una dura battaglia.
La legge, infatti, prevede pene severissime, fino
all’arresto, per chi si macchia di maltrattamenti nei confronti degli
animali. «Abbiamo presentato una denuncia ai carabinieri della locale
caserma», conclude Vergine, «con la speranza di poter dare un nome e un
volto al vile responsabile».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno del 12 Gennaio
2009
Dall'Oliva all'Olio
Nel mese di dicembre quattro classi della Scuola Elementare di Salve,
tramite la signora Chiarello Patrizia, madre di una delle scolare, mi
hanno chiesto di venire in azienda per vedere come si raccolgono le olive.
Io ho accolto al volo la loro richiesta e ricevendo 80 bambini li ho fatti
"accomodare" a turno nella chiesetta di San Lasi, dove nei terreni
limitrofi stavano lavorando i miei operai.
E' seguita una passeggiata in campagna per illustrare loro
la raccolta meccanica e poi ho offerto delle friselline di un forno
salvese condite con il mio olio extra vergine ricavato solo da olive "leccine".
Le maestre
avevano dubbi sul gradimento della merenda che invece con somma
gratitudine è stata divorata da tutti!!!
In seguito ho montato dei filmati del 2006 per documentare come si
fa l'olio buono dallo scuotitore al frantoio estraendolo a freddo
quindi a bassa temperatura.
Ed è proprio questo video che ho inserito su internet per metterlo a
disposizione di tutti.
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Cesare Cazzato
Rassegna Stampa Locale - La Gazzetta del Mezzogiorno
L'accordo per affrontare l'emergenza rifiuti
LECCE - Si è concluso il vertice a Lecce tra amministratori
regionali, prefetto e amministratori salentini sulla emergenza rifiuti.
Secondo quanto ha reso noto il presidente dell’Ato Lecce 3, Donato
Martella, uscendo dalla sala (la riunione si è svolta a porte chiuse), è
stato raggiunto un accordo che viene ora sottoscritto tra le parti.
A grandi linee, l’intesa prevede che la discarica di Burgesi-Ugento
continui a ospitare rifiuti (circa ottomila tonnellate) anche dai comuni
che rientrano nell’ambito dell’Ato Lecce 2 fino al 31 gennaio, così come
indicato nella contestata ordinanza del governatore della Puglia e
commissario per l'emergenza rifiuti, Nichi Vendola. Dopo quella data,
l’impianto riceverà rifiuti solo dai Comuni dell’Ato 3 senza che sia
sopraelevata e fino al suo «esaurimento tombale».
''Dalle telefonate ricevute, i cittadini non l’hanno presa bene, e questo
si sapeva. Posso capire la grande mobilitazione che c'è stata, la rabbia
dei cittadini, però quando ci sono problemi di ordine pubblico e per
evitare ripercussioni anche penali ai miei cittadini, abbiamo ingoiato
questa pillola amara". Così il sindaco di Ugento, Eugenio Ozza, ha
commentato l’intesa firmata in Prefettura sull'emergenza rifiuti nel
Salento.
Ozza ha precisato che l'ordinanza con cui vietava il transito dei camion
provenienti dall’Ato Lecce 2 alla discarica Burgesi non viene annullata ma
resta sospesa fino al 31 gennaio e verrà modificata nella parte che vieta
il passaggio dei mezzi. Se dopo il 31 gennaio – ha concluso – non saranno
rispettati gli impegni, "la protesta sarà molto più seria".
"Per un paio d’ore – ha aggiunto – la mia tesi è stata di sentire prima la
gente e poi di firmare l’eventuale accordo. Siccome poi sono rimasto quasi
da solo a difendere questa posizione e sono stati sollevati anche problemi
di ordine pubblico, si è cercato di ottenere il massimo possibile da
questo verbale d’intesa". Per Ozza, i due risultati più significativi
raggiunti sono che non ci sarà sopraelevazione della discarica e che essa
il 30 giugno comunque sarà chiusa.
Questi i punti salienti dell'accordo sottoscritto oggi nella prefettura di
Lecce per affrontare l'emergenza rifiuti e rimuovere le tonnellate di
spazzatura accumulatesi in 70 dei 99 comuni del Salento.
- I rifiuti del Bacino Lecce due saranno conferiti nella discarica di
Ugento sino al 31 gennaio prossimo. La struttura funzionerà sino al 30
giugno "nel rispetto della quota di 110,5 m slm autorizzata con
provvedimento Aia del 4 agosto 2008 e con l’esclusione di qualsiasi
rialzo; anche a tal fine saranno effettuate verifiche tecniche periodiche,
alla presenza anche delle istituzioni e dei rappresentanti dei cittadini e
in particolare il 31 marzo 2009 sarà effettuata, su convocazione della
Provincia, una verifica circa lo stato e l’andamento dei lavori sia della
discarica transitoria sia dell’impianto".
- La Regione Puglia "si impegna a concorrere con la Provincia alla
individuazione di una soluzione utile per l'eventuale conferimento della
frazione umida selezionata dei rifiuti urbani prodotti nel bacino Lecce
due al di fuori del territorio provinciale, e a "impegnare immediatamente
gli enti pubblici, per mezzo dell’Arpa Puglia, a porre in essere tutte le
iniziative finalizzate al più ampio controllo e monitoraggio della falda
e, più in generale delle matrici ambientali, presso la discarica di Ugento".
La Regione, inoltre, si impegna "ad assicurare il completamento dell’iter
autorizzativo dell’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, con un
crono-programma condiviso con le autonomie locali, tenendo presente, tra
l’altro, l’esigenza di contenere al massimo gli impatti odorigeni nel
territorio di Poggiardo nonchè le prescrizioni risultanti dalla
valutazione di impatto ambientale provinciale".
E' stato altresì deciso di "sollecitare il governo, per il tramite del
prefetto di Lecce, alla definizione della proroga dei poteri commissariali
stralcio per il completamento delle attività in corso" e "all’erogazione
dei cinque milioni di euro già concessi per far fronte all’esigenza del
Bacino Lecce due". Le parti hanno anche ritenuto che "è indispensabile
assicurare il massimo impegno possibile per favorire l’entrata in
esercizio degli impianti previsti a regime. In particolare tale iniziativa
va definita per l’impianto di produzione di cdr a Cavallino presso il
quale potrebbe essere inviata la frazione secca del Bacino Lecce due
riducendo così i quantitativi conferiti in discarica".
"Risulta indispensabile, anche in tale contesto di criticità - conclude il
testo – porre il massimo sforzo, da parte dei Comuni e degli Ato, nello
sviluppo delle raccolte differenziate, anche per favorire il minore
conferimento dei rifiuti indifferenziati negli impianti di trattamento e
nelle discariche".
"Ai cittadini – ha detto – dovremo spiegare che, data la situazione che si
è creata in tutta la provincia, accogliendo l'invito del prefetto e delle
altre autorità presenti, si è cercato di trovare una soluzione condivisa a
livello istituzionale che dobbiamo far 'digerirè".
Ora la parola passa ai cittadini di Ugento che da quasi una settimana
asserragliano la discarica impedento a chiuque di conferire i rifiuti.
Fonte: "La Gazzetta del Mezzogiorno"
INIZIATIVE
Presepe Vivente Itinerante e Carovana dei Popoli
Prossimamente la pubblicazione della rassegna
fotografica completa


Organizzata dall'Associazione Oratorio Parrocchiale Salvese
si è svolta a Salve domenica 4 Gennaio una bellissima rappresentazione del
Presepe vivente itinerante.
Martedì 6 Gennaio la Parrocchia San Nicola Magno, dopo l'arrivo dei Re
Magi, ha invece organizzato la
simpatica "Carovana dei Popoli".
Prossimamente su SalveWeb.it verrà pubblicata una ricca rassegna
fotografica delle due belle iniziative.
Rassegna Stampa Locale. "La Gazzetta del Mezzogiorno"
Salento in affanno. Rifiuti per strada
UGENTO - I sacchetti dell’immondizia cominciano ormai ad accatastarsi
accanto ai cassonetti stracolmi. E sono il campanello d’allarme di quello
che potrebbe succedere se la situazione della discarica Burgesi di Ugento,
«occupata» da due giorni dai manifestanti, non dovesse sbloccarsi.
Il Sud Salento vive momenti di tensione e per una
settantina di comuni aleggia lo spettro della Campania.
Con l’unica discarica indisponibile e senza nuovi impianti previsti dal
Piano regionale, per il momento non resta altro da fare che tenere i
rifiuti in casa. L’invito alle comunità locali è stato ribadito ieri dagli
amministratori del terzo Ambito territoriale (Ato Lecce 3), che assieme
all’Ato Lecce 2 (un bacino che assomma 46 comuni) si trova a dover fare i
conti con una crisi senza precedenti.
Da oggi, infatti, i cassonetti non verranno più svuotati perché gli
automezzi sono ormai stipati di rifiuti da alcuni giorni.
Per tamponare la situazione ed evitare che i rifiuti
finiscano ammassati per strada l’Ato Lecce 3 distribuirà stamattina in 24
comuni maxi-buste della spazzatura, dove le famiglie potranno
temporaneamente sigillare gli scarti. In più, i comuni provvederanno a
fornire adeguate istruzioni alla popolazione facendo girare propri addetti
per le strade con i megafoni. Ma scenari di disagio cominciano a
delinearsi già in qualche comune. A Specchia, Supersano, Presicce e
Galatone, ad esempio, decine di sacchetti circondano da qualche ora i
contenitori traboccanti.
E anche a Galatina si corre ai ripari con un rimedio inventato al momento
per scongiurare caos e sporcizia. Il sindaco Sandra Antonica ha fatto
allestire un’aera di stoccaggio provvisoria vicino al quartiere
fieristico. Qui sono stati sistemati duecento cassonetti vuoti dove i
cittadini potranno portare i rifiuti con i propri mezzi, visto che le
ditte non possono intervenire.
Ad Ugento, intanto, continua il blocco della discarica. La barricata è
attuata giorno e notte dai cittadini che, assieme al sindaco Eugenio Ozza
ed agli amministratori locali, si sono opposti alla proroga del
funzionamento dell’impianto per un mese, autorizzata dal commissario per
l’emergenza ambientale Nichi Vendola.
Un provvedimento che, in seguito all’impugnazione del
Comune, il Tar di Lecce ha riconosciuto legittimo. Ma se il Tribunale
amministrativo ha dato il via libera al conferimento nell’impianto di
Burgesi per i cittadini è tutt’altro che «semaforo verde» ed anche ieri
notte, nonostante il freddo, hanno presidiato l’ingresso della struttura,
accendendo dei falò per riscaldarsi nelle ore più
fredde.
La situazione nel comune resta quindi difficile. E ieri il parroco don
Stefano Rocca ha incontrato il presidente della Regione Vendola ed il
presidente della Provincia di Lecce, Giovanni Pellegrino. Da loro ha avuto
assicurazione che una soluzione alternativa verrà individuata già nel
vertice istituzionale sull’emergenza fissato in Prefettura per dopodomani.
Un confronto al quale interverrà anche l’assessore regionale all’Ambiente,
Michele Losappio.
L’attenzione è ora puntata sul vertice del 7 gennaio, cui sono affidate le
speranze di veder svanire quello che in molti cominciano a vivere come un
incubo. In quell’occasione numerosi sindaci del Sud Salento «grideranno»
il loro disagio, manifestando sotto la Prefettura con indosso la fascia
tricolore.
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Questa mattina sono un centinaio (ieri una quarantina) i manifestanti che
presidiano le strade per impedire il conferimento dei rifiuti prodotti da
gran parte dei Comuni salentini, disposto sino a fine gennaio da
un’ordinanza del commissario per l’emergenza ambientale in Puglia, il
presidente della Regione, Nichi Vendola. La legittimità dell’ordinanza è
stata confermata due giorni fa dal Tar.
I manifestanti oggi stanno facendo volantinaggio, spiegando ai cittadini i
motivi della protesta: toglieranno il blocco solo dopo un impegno scritto
del prefetto di Lecce nel quale lo smaltimento dei rifiuti a Ugento viene
revocato perchè la discarica è pressochè colma. Intanto, i rifiuti solidi
urbani continuano a essere raccolti nei 24 Comuni dell’Ato Lecce 3 (che si
serve della discarica di Burgesi) e nei 46 dell’Ato Lecce 2 (che, in base
alla decisione di Vendola, devono essere smaltiti nel sito di Ugento).
I rifiuti rimangono negli autocompattatori che nelle prossime ore
dovrebbero raggiungere la capienza massima.
Nei 70 Comuni vivono circa 460mila abitanti. Alcuni Comuni
stanno invitando i cittadini a trattenere il più possibile i rifiuti in
casa. Altri hanno distribuito buste giganti per la raccolta dei rifiuti.
Altri ancora, come nel Comune di Galatina, hanno incrementato il numero
dei cassonetti che, ovunque, sono ormai stracolmi. Per risolvere la
situazione è stato convocato un vertice nella prefettura di Lecce per il 7
gennaio.
Fonte: "La Gazzetta del Mezzogiorno"