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La mobilitazione nazionale

per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro

 

Il governo Berlusconi ha deciso per un ritorno del nucleare nel nostro Paese, con un obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell’energia elettrica dall’atomo. Per promuovere questa decisione ha inaugurato da qualche mese una campagna di disinformazione sulle presunte opportunità che questa scelta garantirebbe al nostro Paese. Col nucleare, secondo Scajola, l’Italia rispetterà l’accordo europeo 20-20-20 per la lotta ai cambiamenti climatici, ridurrà il costo dell’energia e le importazioni, grazie a delle non meglio identificate centrali di “nuova” generazione, descritte come sicure, pulite e tecnologicamente avanzate. Tutte bugie.

 

E’ arrivato il momento di promuovere, a partire dal mese di novembre 2008, una grande mobilitazione nazionale “Per il clima Contro il nucleare”, che duri almeno fino al momento della scelta dei siti dove verranno realizzate le centrali (che potrebbe avvenire entro la fine del 2009), fatta di tante iniziative, da organizzare insieme ad una ampia alleanza di sigle associative, ambientaliste e non, con l’obiettivo di rispondere alle bugie del governo e dei nuclearisti, ristabilire la verità sulla dannosità del nucleare e la sua inutilità per il raggiungimento del 20-20-20, alimentare il dibattito a livello territoriale sui due scenari energetici alternativi futuri che devono comprendere (secondo il governo) o meno (secondo noi) la produzione di elettricità dall’atomo.

 

Senza fare battaglie ideologiche o di semplice testimonianza, con la nostra mobilitazione non ci limiteremo a spiegare i motivi della nostra opposizione all’atomo, ma rilanceremo con la nostra idea di modello energetico, fondato su risparmio, politiche di efficienza e sviluppo delle rinnovabili e sul gas come fonte fossile di transizione. Senza il quale l’Italia resterebbe fuori da quel percorso di modernizzazione già intrapreso con successo da altri Paesi, come la Germania e la Spagna, che grazie ad una strategia energetica innovativa usciranno nei prossimi anni dall’era nucleare. Perché solo con una seria politica nazionale e locale, che promuova l’innovazione e renda più efficiente e sostenibile il modo con cui produciamo l’elettricità e il calore, si muovono le persone e le merci, consumiamo energia negli edifici e produciamo beni, l’Italia riuscirà a dare il suo vero contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, rispettando la scadenza del 2020 dell’accordo comunitario 20-20-20.

 

LE ALLEANZE

“Per il clima Contro il nucleare” dovrà essere una grande mobilitazione per spiegare agli italiani tutta la verità sulla sciagurata strategia energetica del governo, che dovremo promuovere insieme a tante associazioni e sigle, che nella maggior parte dei casi rientrano in quell’Alleanza con cui abbiamo organizzato a Milano il 7 giugno scorso la manifestazione “In marcia per il clima”.

Il fronte comune a livello locale dovrà essere quanto più ampio e comprendere le altre associazioni ambientaliste, le associazioni del volontariato laico e cattolico, dei consumatori, le categorie produttive (agricoltori, albergatori, produttori locali, etc.), il mondo dell’università e della scuola, il sindacato, fino ai comitati locali più “potabili”, etc.

 

 

 

COSA FARE

La mobilitazione ha lo scopo di ribadire i motivi per cui ancora oggi siamo contrari al ritorno all’atomo, diffondendo localmente tutto quello che è stato pubblicato fino ad oggi con i dossier nazionali e cercando di prospettare il nostro scenario energetico alternativo a quello del governo per il rispetto della scadenza del 2020.

Tutta la mobilitazione dovrà essere caratterizzata dal nostro no al nucleare e parallelamente dalla nostra proposta alternativa di modello energetico. La nostra scelta è quella di puntare oggi su una mobilitazione, fondata su un radicamento territoriale molto forte, caratterizzata da tante iniziative in giro per l’Italia e da una vasta attività di “corretta informazione”, lasciando sullo sfondo la potenziale manifestazione nazionale che allo stato attuale è del tutto prematura.

 

Vi chiediamo di attivarvi per:

  1. chiedere al vostro Comune di approvare una delibera per dichiarare “denuclearizzato” il territorio comunale (abbiamo già inviato la lettera a tutti i comuni dal nazionale ma è bene che rinforziate la nostra richiesta con un vostro contatto diretto con il Sindaco o l’Assessore all’ambiente)

- lettera per il sindaco: http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/letterasindaco.pdf

- delibera tipo: http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/deliberatipo_Comune.pdf

  1. creare alleanze con altre associazioni non solo ambientaliste presenti nel territorio (laiche, cattoliche, sindacati, agricoltori, produttori locali, artigiani, etc.) per promuovere insieme le iniziative della mobilitazione

  2. organizzare nel vostro territorio banchetti informativi in piazza, dibattiti sugli scenari energetici futuri con gli amministratori locali, assemblee nelle Università o nelle scuole con studenti e docenti, anche per presentare i dossier pubblicati a livello nazionale fino ad oggi (per prendere spunto potete consultare la pagina del nostro sito internet dedicata alle iniziative previste o già organizzate)

  3. organizzare iniziative per recuperare la memoria di quanto avvenuto a Cernobyl nel 1986 (utili soprattutto per le giovani generazioni) con dibattiti e proiezioni/presentazioni dei nostri materiali (dvd/libri) sull’incidente

  4. organizzare una raccolta fondi per sostenere il Progetto Rugiada di Legambiente per l’accoglienza di bambini provenienti dalle zone contaminate dall’incidente di Chernobyl presso il Centro “Nadiejda” di risanamento nel nord della Bielorussia ad 80 Km dalla capitale Minsk (il costo procapite per un mese di soggiorno é pari a € 430,00 comprendenti il viaggio di andata e ritorno dal centro al luogo di residenza, una visita ecografica, il programma sanitario previsto all’interno del centro, il vitto e alloggio, oltre i costi in loco di organizzazione e gestione del progetto) (per informazioni: circolo Festambiente di Rispescia (Gr) 0564 48771).

(http://www.solidarietalegambiente.org/html/default/Progetti_oltre_accoglienza/Sanita/Rugiada/index.html)

  1. organizzare momenti più “leggeri” (spettacoli teatrali, concerti, cineforum, etc.) per parlare dei temi della mobilitazione anche ad un target più ampio e diverso dal solito

  2. promuovere localmente la campagna “1 milione di siti internet denuclearizzati”, chiedendo a chi gestisce siti, a partire dai nostri, di inserire il banner “sito denuclearizzato” scaricabile dal nostro sito internet e linkarlo alla pagina del nostro sito nazionale dedicata a questa campagna

(http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1113_sitodenuclearizzato.php)

  1. proporre percorsi di educazione ambientale sulle tematiche energetiche, come Stop the fever curato da Legambiente Scuola e formazione

  2. pubblicizzare le iniziative e la nostra proposta alternativa di modello energetico con una campagna stampa sui media locali

 

La mobilitazione nel vostro comune - e in quelli limitrofi - dovrebbe prevedere tante iniziative che andranno diluite nei prossimi mesi (da novembre 2008 e fino alla scelta dei siti per la costruzione delle centrali, che potrebbe avvenire entro la fine del 2009).

 

GLI STRUMENTI

  1. Opuscolo e volantino per i cittadini sulle bugie dei nuclearisti, sui problemi irrisolti del nucleare e sulla nostra proposta energetica alternativa per il rispetto del 20-20-20 (in stampa)

  2. Petizione per i cittadini, scaricabile dal sito nazionale, da stampare per le iniziative oppure da far firmare direttamente al seguente indirizzo: http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/appello.php

  3. Dossier di Legambiente

(scaricabili da http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/index.php):

a.       Speciale Cernobyl (La Nuova Ecologia, aprile 2006)

b.      Libro Ti ricordi Cernobyl? (aprile 2006)

c.       I problemi irrisolti del nucleare a vent’anni dal referendum (novembre 2007)

d.      I più diffusi luoghi comuni sull’energia nucleare semplici da sfatare (aprile 2008)

e.       Il nucleare non serve all'Italia (maggio 2008)

f.        I costi nascosti del nucleare (agosto 2008)

g.       Tutte le bugie del governo sul nucleare (ottobre 2008)

h.       Tutta la verità sulle rinnovabili (La Nuova Ecologia, ottobre 2008)

  1. Materiali sull’incidente di Chernobyl (da richiedere al Bazar di Legambiente - tel. 06 86268389, email: bazar@legambiente.eu - almeno 1 mese prima dell’iniziativa per acquistare le copie del libro dalla casa editrice):

a.       “Ti ricordi Cernobyl?”, libro a cura di Lucia Venturi - edizioni Infinito 2006 (da ordinare al prezzo di 7 euro a copia)

b.       “Rbmk”, Dvd della durata di circa 25 minuti (disponibile da subito)

  1. Percorso educativo Stop the fever sull’energia e i cambiamenti climatici da proporre ai Comuni o direttamente alle Scuole (da richiedere all’Ufficio scuola e formazione - Paola Cipolla tel. 06 86268348, e-mail: p.cipolla@legambiente.eu)

  2. Banner per i siti internet denuclearizzati: scaricabile al seguente indirizzo http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1113_sitodenuclearizzato.php

 

 

PER I MATERIALI E PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Consultate la pagina della mobilitazione “Per il clima Contro il nucleare” del sito nazionale: http://www.legambiente.eu/documenti/2008/1006_nucleare/index.php

 

Oppure contattate l’Ufficio scientifico della Direzione nazionale di Legambiente:

- Giorgio Zampetti, tel. 06 86268401, mail g.zampetti@legambiente.eu

- Katia Le Donne, tel. 06 86268404, mail k.ledonne@legambiente.eu