Le Vele della Guida Blu 2010 di Legambiente
Giunta alla sua ottava edizione la Guida Blu 2008 di
Legambiente contiene dati e informazioni sui 287 comuni costieri
italiani selezionati da Legambiente lungo i litorali del "Bel
Paese".
Le notizie che troverete non riguardano solo la qualità del mare, e
del resto non sono in molti che sceglierebbero la meta delle loro
vacanze esclusivamente sulla base di questo unico parametro. La
gradevolezza di una località balneare non è fatta soltanto dal mare
pulito, ma da tanti altri fattori: la qualità delle strutture
ricettive, la presenza di un bel centro storico e di una buona
offerta enogastronomica, la vicinanza con luoghi di interesse
storico-artistico o naturalistico. I consigli proposti dalla Guida
Blu considerano ognuno di questi aspetti, utilizzando un criterio
sintetico ma affidabile che attribuisce ai Comuni prescelti, tutti
comunque meritevoli di una vacanza, da un massimo di cinque vele
(sono i Comuni premiati con le 5 vele) a un minimo di 1 vela.
La classifica. Primo posto per l'Isola del Giglio
Per la prima volta è un’intera
isola, l’Isola del Giglio (Gr) a conquistare il gradino
più alto del podio per l’ottima sostenibilità e la tutela dell’ecosistema
terrestre e costiero e per aver prestato particolare attenzione al verde
pubblico, alla raccolta differenziata e alla mobilità sostenibile. Tra i
motivi del riconoscimento la salvaguardia e la sostenibilità dell’isola di
Giannutri che rappresenta una delle aree più particolari ed interessanti
dal punto di vista naturalistico dell’Arcipelago Toscano. La perla del
Cilento, Pollica (Sa), con le località costiere Acciaroli
e Pioppi, si piazza seconda ma si tratta di una vera e propria mosca
bianca in un contesto campano che non vede nessun altra al vertice della
classifica. La seguono al terzo posto i 3 comuni delle Cinque
Terre, in Liguria e sempre in Maremma il quarto posto conquistato
da Capalbio (Gr), vincitrice dell’edizione 2007. Il
quinto posto è dell’unica località pugliese a 5 vele, Nardò
(Le) che si è distinta per l’istituzione del Parco Regionale di Porto
Selvaggio e Palude del Capitano, uno dei gioielli naturalistici,
paesaggistici ed archeologici del Salento, che rappresenta una delle più
importanti opere di tutela e fruizione tra i parchi della provincia.
Ancora in Toscana il sesto posto che va a Castiglion della Pescaia
(Gr), mentre al settimo troviamo la prima delle 3 sarde in classifica,
Domus de Maria (Ca), seguita all’ottavo posto, dalla
siciliana Isola di Salina, nell’arcipelago delle Eolie.
Chiudono la classifica delle magnifiche 10 a 5 vele altre due località
sarde Baunei (Og) e Posada (Nu)
entrambe nuove entrate nell’Olimpo del turismo di qualità di
Legambiente. La prima per l’impegno profuso nella conservazione del suo
litorale di grande valenza ambientale esteso per oltre trenta chilometri
caratterizzato da scogliere interrotte da alcune spiagge di grande
suggestione (Cala Luna, Goloritzè, Sisine), la seconda per il grande
progetto di salvaguardia ambientale di tutto il sistema costiero
comprendente la rinaturalizzazione delle dune, il miglioramento della
fruibilità compatibile e l’istituzione del futuro parco fluviale del Rio
Posada.
Salento, 5 Vele
a Nardò, 3 Vele a Salve
Anche
in questa iniziativa il Salento nel 2008 è protagonista: Nardò, in
questa edizione conferma le 5 Vele e sale al 5° posto
assoluto,
Dopo 4 anni in cui gli erano state attribuite le 4 Vele Salve, con le sue località marine (Posto
Vecchio, Lido Marini, Torre Pali ma soprattutto
Pescoluse,
spiaggia particolarmente segnalata) ottiene un punteggio complessivo di 67,5
(perdendo 0,7 punti rispetto allo scorso anno) ed ottiene le "3 Vele della Guida Blu di
Legambiente e del Touring Club Italiano".
Salve è la
10^
migliore località balneare della Puglia
La
Marina di Salve (Lecce) pertanto quest'anno, secondo gli
indicatori di Legambiente, scende al 10° posto tra le migliori
località balneare dell'intera Puglia dopo Nardò (5
Vele con un punteggio di 77,6), Manduria (75,4), Diso (72,6), Andrano
(70,1), Ostuni (70,0) Otranto (68,9), Rodi Garganico (68,0), Mattinata
(67,9) e Gallipoli (67,6) e scendendo dal
41^ al 65° posto (su 287) in tutta Italia.
Per due anni (2005 e 2006) Salve è stata classificata al 3°
posto in Puglia e nel 2005 raggiunse il 33° posto assoluto in Italia.
Nella Foto: la copertina dell'edizione 2007
|
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La spiaggia ed il mare di Pescoluse - Marina di Salve
Foto Serafino |
La spiaggia ed il mare di Torre Pali - Marina di Salve
Foto G. Negro |
I
PUNTEGGI OTTENUTI DA SALVE NELLA GUIDA BLU 2008
Punt.
2008
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Località
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Vele
|
Ambiente
|
Accoglienza
e Servizi
|
Mare
e Spiagge
|
Non solo Mare
|
Sub
|
Disabili
|
Sostenibilità
Ambientale
|
67,5
|
Salve
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Come si legge
la Guida Blu
Dei 483 comuni
definiti "centri balneari" dal Touring Club, Legambiente insieme ai
suoi circoli locali ne ha selezionati 287. Sono quelli che
presentano un'offerta turistica di qualità ed un buono stato di
conservazione dell'ambiente marino e costiero.
E' bene
specificare che tutte le località prese in considerazione hanno
totalizzato un punteggio superiore alla sufficienza: come dire che
ognuna delle località presenti nella Guida Blu merita di essere
scelta come meta per una vacanza più o meno breve, per una gita
durante il fine settimana o almeno per una visita di passaggio. Su
ognuno di questi Comuni sono stati raccolti dati sulle
caratteristiche ambientali e ricettive, integrati con le valutazioni
espresse dai circoli di Legambiente e dall'equipaggio della Goletta
Verde di Legambiente.
Il giudizio
attribuito a ciascuna località, dalle 5 vele assegnate alle dieci
migliori fino ad 1 vela, è dunque il frutto di valutazioni ricche ed
approfondite. I parametri presi in esame possono essere suddivisi
grosso modo in due categorie: la qualità dei servizi ricettivi e la
qualità ambientale del territorio. Così, vi saranno certamente
località naturalisticamente più significative delle dieci premiate
con le 5 vele, ma che non offrono servizi turistici di eccellenza.
Come ve ne sono altre con strutture ricettive impeccabili dove,
però, il territorio marino e costiero è stato più o meno gravemente
compromesso.
Complessivamente gli indicatori considerati sono 128, provenienti da
numerose banche dati tra cui Istat, Ancitel, Sist, Cerved, Ministero
della Salute, Enit, Touring Club, Enel, Istituto Ambiente Italia e
naturalmente da Legambiente, sono raggruppati in macroaree secondo i
requisiti chiave definiti in ambito europeo anche con il contributo
della Associazione VISIT. In particolare le macroaree sono le
seguenti:
-
Uso
del suolo, degrado del paesaggio, biodiversità, attività
turistiche.
Degrado del paesaggio causato da processi disordinati di
urbanizzazione. Presenza di aree naturali. Presenza e
conservazione del centro storico, arredo urbano, aree verdi,
lungomare, ecc.
-
Stato delle aree costiere
Presenza e misura del sovraffollamento delle zone costiere
determinato dai turisti, percentuale di costa non edificata fino a
un km dall'acqua su tutta la linea costiera.
-
Accessibilità alle destinazioni e mobilità locale.
Aumento o diminuzione della pressione del traffico determinata dal
turismo. Andamento e incidenza della durata del soggiorno.
-
Consumo e produzione di energia.
Consumi energetici della località, percentuale di
approvvigionamento da fonti rinnovabili.
-
Consumi idrici e sistemi di trattamento delle acque reflue.
Pressione sulle risorse idriche locali, unità abitative o
produttive collegate ad impianti di depurazione delle acque di
scarico, scarichi a mare abusivi, crisi idriche, ecc.
-
Produzione e gestione dei rifiuti.
Presenza di iniziative in direzione della riduzione dei rifiuti.
-
Iniziativa per il miglioramento della sostenibilità.
Presenza di un sistema di gestione ambientale dotato di strumenti
di monitoraggio della strategia turistica, inventario dei siti di
interesse culturale e naturalistico.
-
Sicurezza alimentare e produzioni tipiche di qualità.
Presenza di un sistema di distribuzione e somministrazione di
prodotti provenienti da coltivazioni biologiche e/o a basso
impatto ambientale. Disponibilità di prodotti artigianali tipici e
locali.
-
Opportunità e qualità della vacanza.
Qualità delle acque di balneazione, stato delle spiagge, pulizia
del litorale o altro.
-
Struttura sanitaria e sociale.
Condizioni di vita della popolazione locale, accettazione del
turista da parte della popolazione locale, sicurezza generale del
turista, qualità e disponibilità dei servizi pubblici generali.
Il Punteggio
Complessivo:
Per ciascuna
località è stato assegnato un punteggio complessivo (valore in
neretto) dato dalla somma delle classi considerate e rapportato su
una scala di valori da 1 a 100 .
Un esempio
di punteggio
Punt.
|
Loc. |
Vele |
Sostenib.
ambientale |
Ambiente |
Servizi di
accogl. |
Mare
e Sport |
Non solo
mare |
Sub |
Servizi
per
disabili |
100 |
nome |
|
|
|
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Il
punteggio da 1 a 100 è sintetizzato nell'assegnazione delle
vele:
L'assegnazione delle vele nella Guida Blu 2008
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12
località: 5 Vele |
44
località: 4 Vele |
104
località: 3 Vele |
72
località: 2 Vele |
55
località: 1 Vela |
Ma le vele da
sole non bastano a restituire la complessità e la varietà che ogni
località offre. Per questo abbiamo utilizzato anche altri simboli
grafici relativi ad aspetti specifici:
La
qualità ambientale di una località è indicata con le
stelline. Abbiamo attribuito da 1 a 5 stelline in base al punteggio
totalizzato nelle prime cinque classi di indicatori: paesaggio
naturale, paesaggio costiero, paesaggio urbano, qualità del
costruito e vivibilità. Ad ogni stellina attribuita corrisponde un
voto positivo per ognuno dei cinque parametri considerati.
I petali,
sempre da 1 a 5, fotografano invece la qualità
dell’accoglienza: capacità ricettiva, servizi turistici,
mobilità, ciclo dei rifiuti, ciclo delle acque. Anche in questo caso
ad ogni petalo attribuito corrisponde un voto positivo per ognuno
dei cinque parametri considerati.
Il simbolo con
le onde indica le località migliori per quanto riguarda la
pulizia del mare e delle spiagge, la presenza di spiagge
libere, l’affollamento del litorale, la presenza di servizi di
sicurezza a terra.
Il castello
contraddistingue le località che offrono luoghi d'interesse
storico-culturale, artigianato di qualità, musei e siti
archeologici.
Le bollicine
indicano la presenza di fondali particolarmente interessanti
per chi pratica l’attività subacquea e di servizi a terra (diving
center, scuole sub ecc.).
Questo simbolo
indica la presenza di servizi per disabili motori.
Sono
contrassegnati con l’albero i Comuni che nell’ultimo anno hanno
promosso iniziative per migliorare la sostenibilità
ambientale (realizzazione di piste ciclabili e di isole
pedonali, istituzione di servizi di trasporto pubblico tra il centro
abitato e il mare, ecc.) e dove si registrano i consumi energetici
pro-capite più contenuti.
Per ulteriori informazioni è
possibile visitare il sito
www.legambiente.eu
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