C’  era  una  volta  una  sirena  vanitosa  di nome  Kida. Lei  viveva  sul  fondo  del  mare e  amava molto  cantare,  anche  se non possedeva  una  bella voce. 

Un giorno  andò  dalla  sirena  fata,  che  era  la  più   saggia  sirena  dell’Oceano  per chiederle  aiuto . Si  fece  preparare  una  polverina  magica,  che,  sparsa  sul  proprio  viso,  avrebbe migliorato la sua  voce  facendola  diventare dolce  e  melodiosa.  Infatti  il  mattino seguente  provò  a  cantare  e  la  sua  voce  era  incantevole  e melodiosa   proprio  come le  aveva  promesso  la  saggia  fata .  Quel  canto  si  diffuse  per  tutto  il  mare  fino  a  colpire il  cuore  innamorato  del  Re  Milo,  che  seguendo questa   splendida  voce arrivò dalla sirena Kida. Anche lei si innamorò di lui e gli cantò una bella canzone.

Il re restò stupito e chiese al padre di Kida di avere sua figlia in sposa. Kida fu felicissima per questa notizia.

Titolo 2 

Il topo e il cane volante

Autore : Romano Nicoletta

Tanto tempo  fa  c’ era  un  topo,  di nome  Tom,  che  voleva  avere le  ali   per  volare.

Un giorno   vide  volare  il  suo  amico  Nat ,  un  cane  volante  che si  trovava  sempre  alto nell’aria  e mangiava  i frutti  degli  alberi  che  portavano  i  fiori  rossi.  Tom  non  era  felice  di  strisciare  sulla  terra, perciò  chiese  a  Nat  di  prestargli  le  ali. Così  il  cane  accettò,  a  condizione  che  non  sarebbe  andato  troppo  in  alto,  né  troppo  lontano. 

Gli  diede  le  sue  ali  e  le  attaccò  al  corpo  del  topo,  pregandolo  di  tornare  indietro  presto.  Tom   promise  che  sarebbe  tornato  subito e spiccò il volo, mentre Nat rimase a mangiare i frutti.

Tom era contento di volare nel cielo azzurro, ma per non deludere il suo amico dovette ritornare a ridargli le ali.

Diventarono così grandi amici, tanto che il cane per far divertire il topo, lo caricava spesso sulla schiena e lo portava in giro nel cielo azzurro.

C’era  una  volta  una signora, che aveva  una scuola  di magia.

Un giorno passò di lì una bambina di nome Sonia che le chiese : -Scusa, sai dirmi  dove si trova  la scuola di magia ? 

La maestra  disse: ”Ci sei già dentro !”. La maestra  portò Sonia a fare la prima attività, che era quella di trasformare gli oggetti in animali . Provò in tutti i modi e invece di trasformarli  in animali li trasformò in persone . Provò l’ultima volta e ci riuscì .

Passarono nella seconda attività che era quella di volare sulla scopa magica . Sonia invece di prendere la scopa  magica, prese una scopa qualunque. Provò a volare ma non ci riuscì e così si arrabbiò in tutti  i modi .

Quando entrò la maestra  disse a Sonia che non era quella la scopa magica. Sonia prese la vera scopa e ci riuscì.

Era l’ultimo giorno di scuola e Sonia diventò  una brava strega, che invece di chiamarsi Sonia, si chiamò Sally.

C’ era  una  volta   nel  Polo  Nord  un  orso  bianco,  una  foca  ed  un  pinguino. Questi,  ogni  giorno,  litigavano:  l’ orso  diceva  che  era  il   più  forte  e  resisteva  al  freddo, il  pinguino  si  vantava  dicendo  che  era  molto  veloce  sott’  acqua  e  la  foca  diceva  che  era  bravissima  a  manovrare  la  palla.

Un  bel  giorno,  davanti  ai  loro  occhi,  una  lepre  rimase  intrappolata  nel  lago  ghiacciato. La   povera  chiedeva  aiuto  rivolgendosi  ai  tre animali . L’orso  non  la  soccorse  perché  aveva  paura  di  rimanere  intrappolato  anche  lui.

La  foca  non  poteva  salvarla  perché,  lenta   e  goffa  com’ era,  rischiava  di   congelare. Il pinguino,  per  poter  aiutare  la  lepre, doveva  attraversare  un  bel  tratto  fuori  dall’acqua; per  non  mostrare  agli altri  l’andatura  impacciata , che  assumeva  di  solito  quando  non  era  in  acqua, nemmeno  lui  corse  in  aiuto  della  lepre.

Quest’ultima morì congelata nel lago ghiacciato.

Una volta c'erano tre sorelle e un fratello. Questi si chiamava Claudio ed era il più piccolo, poi c’erano Sandra e Claudia che erano le sorelle più grandi e l'altra Elvira, che era la più piccola .

Un giorno, appena si alzarono, videro gli alberi e i prati fioriti e, contenti, decisero di andare fuori a giocare perché era arrivata la primavera. Mentre il fratellino giocava con le macchinine, le sue sorelle raccoglievano i fiori per la loro mamma.

Poi appena finirono di giocare e di raccogliere fiori, entrarono dentro casa per mangiare quello che aveva preparato la loro mamma. Poi quando scese la sera, Sandra, Claudia, Elvira e Claudio se ne andarono nel loro lettino per dormire perché erano molto stanchi per tutti i giochi che avevano fatto.

La mattina dopo, appena si alzarono, videro che il tempo non era molto bello e perciò giocarono dentro casa. 

C'era una volta un bambino che si chiamava Giacomo.

Un giorno suo padre decise di regalargli per il suo compleanno un bellissimo gatto piccolo.

La mattina dopo Giacomo voleva tanto giocare con qualcuno e si ricordò del suo amico gatto. Giocarono a nascondino e il bambino disse al suo amico gatto che contava fino a dieci e che intanto lui si doveva nascondere. Il gatto si nascose sotto il tavolo.

Ad un certo momento del gioco il gatto stava nel giardino e decise di scavalcare il muro e di scappare via.Quando Giacomo si accorse che il suo amico era sparito, decise di andarlo a ricercare.

Quando vide una bambina, che era della sua classe, con la quale aveva sempre litigato e che finalmente aveva ritrovato il suo gatto, fu felice lo stesso e diventarono amici e vissero felici e contenti .

C’ era  una  volta  in  un  regno  un  re  e  una  principessa. Un  giorno  il re decise  di  far  sposare la sua  figlia  principessa.

Così  chiamò  tutti  i  principi  e  disse  loro: ” Chi  mi  porterà  la  cosa   più  rossa  avrà  in  sposa  mia  figlia  “.

Uno  di  loro  prese  un  tulipano  e  il  re  disse: “ Non  va  bene  ci  sono  cose  più  rosse”!  Un  altro  mostrò  un  caminetto  con  fuoco  acceso  ma  il  re  non  sembrava   contento  ancora.  Uno  di  loro  mostrò  un  cuore  pieno  di  cioccolatini.

Il  re  disse  che  era  quello  che  si  aspettava.  Così  si  celebrarono  le nozze.

Dopo un po’ di tempo la principessa fece un figlio e lo chiamarono Giacomo e vissero felici e contenti.