RASSEGNA STAMPA - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 26 AGOSTO 2007

Salve. Ordinanza di chiusura per il Blu Bay

 

PESCOLUSE (SALVE). Il Comune ordina la chiusura dello stabilimento balneare “Blu Bay”.

Un nuovo capitolo si apre nella vicenda che ha visto l’insediamento di uno stabilimento accanto a quello preesistente de “Le Maldive ” nei primi giorni di questo mese. Quando sul posto giunsero le attrezzature per l’impianto, i primi a protestare furono il titolare del vecchio stabilimento e i proprietari dei terreni limitrofi alle dune di sabbia.
Si gridò allo scempio ambientale per la presunta estirpazione di giunchi e il prosciugamento di una zona umida per far posto a pedane, vialetti e strutture di servizio, e si registrarono vari sopralluoghi da parte di carabinieri, vigili urbani, capitaneria di porto, corpo forestale dello Stato e guardia di finanza.

Proprio gli agenti di quest’ultimo corpo, dipendenti dalla tenenza di Tricase retta dal tenente Giuseppe Giordano, lo scorso 20 agosto avevano rilevato che lo stabilimento non sarebbe stato in possesso dell’autorizzazione amministrativa. Il rapporto dei finanzieri in questi giorni è finito sulla scrivania del sindaco di Salve, Giovanni Siciliano, che ha firmato l’ordinanza di chiusura per esercizio abusivo dell’attività. Ieri mattina i carabinieri sono nuovamente interventi per sbloccare l’ennesima situazione di attrito tra i due concessionari.

Un camion per il rifornimento idrico infatti, doveva raggiungere il “Blu Bay” attraversando la strada presa in affitto da Vergine, che forte dell’ordinanza del sindaco non intendeva far passare il mezzo. Gli altri, dal canto loro, hanno fatto presente che sebbene l’ordinanza fosse stata spedita a tutti gli enti interessati, alla loro azienda non era ancora pervenuto nulla . Alla fine il rifornimento c'è stato e gli animi si sono acquietati.
 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 26 AGOSTO 2007


  

RASSEGNA STAMPA LOCALE - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 29 AGOSTO 2007

Escursioni abusive a Torre Pali

  
TORRE PALI. Escursioni in mare per i turisti, ma la barca non era omologata. E così per l’improbabile guida è scattata una sanzione amministrativa.
L’operazione è stata condotta dagli agenti della Squadra nautica di Gallipoli insieme con personale della Capitaneria di porto di Gallipoli.
A sollecitare i controlli erano stati alcuni residenti di Torre Pali. Così, nello specchio d’acqua antistante le grotte «Le tre porte» di Santa Maria di Leuca, i poliziotti hanno fermato il natante lungo sette metri e mezzo e condotto da un personaggio già noto alle forze dell’ordine, originario di Salve ma residente a Roma.
Dai controlli è emerso che la barca, sulla quale c’erano venti turisti, non era omologata per il trasporto di quel numero di passeggeri e che, inoltre, non era munita del marchio «Cee». Da qui la sanzione amministrativa che è scattata nei confronti del conducente dell’imbarcazione. Accertamenti, adesso, sono in corso anche nei confronti del titolare della ditta di noleggio proprietaria della barca al fine di verificare eventuali ulteriori illeciti amministrativi.
   

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 29 AGOSTO 2007


  

RASSEGNA STAMPA LOCALE - IL GALLO DEL SALENTO

Turismo, continua il segno +

  
Gli operatori di “Monitor” confermano anche per settembre il trend di crescita sulle prenotazioni nelle strutture ricettive del Salento.
Le oltre 80 strutture ricettive dosate dal panel campione sono localizzate in quattro aree del Salento: Lecce e hinterland; Porto Cesareo-Gallipoli-Ugento-Nardò; Salve-Leuca-Tricase-Santa Cesarea Terme; Otranto-Melendugno-Maglie-Grecìa Salentina.

Il campione iniziale di riferimento è stato implementato con l’aggiunta di sei agenzie di viaggi del capoluogo e della provincia che operano nell’incoming.

Rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso la previsione d’incremento sul territorio provinciale sulle prenotazioni, confermata dagli operatori turistici e dagli agenti di viaggio, si attesta tra il 3 e il 5%.

La permanenza media degli stranieri è di 2 o 3 giorni; quella degli italiani di sette giorni. I primi quindici giorni di settembre registrano in buona parte delle strutture monitorate quasi il tutto esaurito.

Le località turistiche dell’area idruntina registrano un incremento delle prenotazioni di oltre il 5%. Consistente è la richiesta di vacanza rilevata negli alberghi. Gli stranieri sono in crescita rispetto agli altri anni.

In settembre, rispetto al mese di agosto, si registra il ritorno dei tedeschi, una buona presenza di turisti statunitensi e la conferma di inglesi e francesi. Vacanze salentine anche per giapponesi e spagnoli. Le prenotazioni di turisti italiani, in Salento per benessere, cultura e business, vedono in testa la Campania seguita da Lazio, Lombardia ed altre province di Puglia.

Si registra una ripresa importante della domanda dei segmenti del turismo di gruppo, d'affari ed una fisiologica prevalenza di curisti nell'area di Santa Cesarea.

“La crescita nelle prenotazioni, anche in settembre”, commenta la commissaria dell’Apt di Lecce, Stefania Mandurino, “conferma il trend positivo registrato negli altri periodi di bassa stagione e premia gli sforzi di concertazione operati dall’Assessorato regionale al Turismo, dalla Provincia, dalla Camera di Commercio di Lecce e dagli operatori turistici. Si conferma quindi il trend di destagionalizzazione con una buona presenza di stranieri e di turismo organizzato veicolati, quest'ultimi, soprattutto dalle agenzie viaggi e dai tour operator.

Segnali che confermano una sempre maggiore tendenza verso un'organizzazione industriale del turismo salentino”. Il progetto “Monitor”, attivato dall’Apt di Lecce in previsione dell’avvio dell’Osservatorio sul turismo pugliese voluto dall’assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio, scaturisce da un percorso formativo di marketing e comunicazione interno all’Apt di Lecce ed ha come obiettivo il monitoraggio della domanda dei flussi turistici tendenziali nelle diverse tipologie di strutture ricettive nei periodi di maggiore rilevanza turistica.
     


      

RASSEGNA STAMPA - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 23 AGOSTO 2007

L'identità salentina si ritrova a Salve

    

SALVE . Con la musica de “I Coribanti” si conclude questa sera a Salve la prima fase di “Identità Salentina”, programma di manifestazioni organizzato dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra «per l’analisi e la tutela del territorio e per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali».
Il programma di quest’anno ha coinvolto i Comuni di Parabita, Cursi, Felline di Alliste e Salve. «Gli appuntamenti di Identità salentina proseguiranno nel mese di settembre sempre negli stessi quattro Comuni dove, oltre alle mostre già attivate, si svolgeranno numerosi convegni», dichiara Marcello Seclì, responsabile di Italia Nostra Sud-Salento. «Le manifestazioni che anche quest’anno abbiamo realizzato, non senza problemi e difficoltà di ogni genere - aggiunge Seclì - mirano ed all’affermazione della propria identità».
Sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onde il sindaco Giovanni Siciliano. Lo sviluppo turistico del Salento - dice il primo cittadino - passa anche attraverso la promozione della sua cultura, del suo patrimonio artistico, storico e architettonico.
Per questo siamo impegnati in prima fila con Italia Nostra in questo progetto che abbiamo condiviso sin dall’inizio».
Il programma prevede alle 19,30, presso Palazzo Ramirez, la presentazione del volume di Rossella Barletta dal titolo “Salento da scoprire”. Oltre all’autrice, interverranno l’editore Lorenzo Capone e Amerigo Pepe. La serata sarà allietata dalle melodie e dal ritmo travolgente delle pizziche de “I Coribanti”, in prima fila nel recupero e nella riproposizione aggiornata del patrimonio musicale popolare salentino.
 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 23 AGOSTO 2007


 

   

Salve, 21 Agosto 2007

Sagra de la Taranta & Pizzica

      

Si è svolta martedì 21 agosto, con un boom di presenze, la settima edizione della Sagra della Taranta e Pizzica, organizzata dall'Associazione Culturale Centro Storico di Salve, presieduta da Nicola Candido. Nell'ambito della manifestazione si è svolta una degustazione di prodotti tipici locali e l'intrattenimento musicale del gruppo "Ariantica".

Si è svolta inoltre la terza edizione del premio "Il Canto del Grillo", ideato da Gemma Pepe e dedicato alla memoria di Norman Mommens.

   


   

RASSEGNA STAMPA LOCALE - 8 AGOSTO 2007

Posto Vecchio di Salve.

In ferie dagli arresti. Lo incastra un tatuaggio di Lupin

    

Il golfo di Napoli è incantevole. Ma l’acqua del Capo di Leuca è altra cosa. E poi, è così lontano il Basso Salento dalla noiosa routine di casa: i poliziotti che bussano alla porta per controllare se non ti sei fatto un giro in centro, il caldo asfissiante, la solita cartolina del Vesuvio come panorama, il traffico caotico. Gennaro Ferreri, napoletano doc, classe 1974, aveva deciso di dire addio alla sua bella Napoli. Almeno per un po’. Il tempo di fare un tuffo dove l’acqua è più blu. Non avrebbe potuto, per la verità. Ordine del Tribunale. Arresti domiciliari. I suoi precedenti: rapina a mano armata e spaccio di stupefacenti. La sua cattura venne eseguita dalla polizia del capoluogo campano nel luglio scorso. 
Gli agenti della squadra mobile leccesi, però, da un bel po' di tempo hanno iniziato a tenere d’occhio tutta la zona del Capo di Leuca. Circola infatti insistente la voce che da diverse stagioni le più belle località dell’antichissima “Finis Terrae” siano frequentate da personaggi della malavita partenopea in “ferie” nel Salento dalle loro scorribande in Campania. Rapinare e spacciare è un lavoro duro, c’è sempre un poliziotto, un carabiniere, un finanziere alle calcagna. Anche i banditi hanno bisogno di riposo. 
La polizia ha così iniziato ad effettuare nei giorni scorsi una serie di verifiche presso gli intestatari di ville e villette della zona di Salve, controllando anche le vetture non appartenenti ai residenti e posteggiate nelle abitazioni date in affitto, nel periodo estivo, a turisti non censiti. Proprio in seguito ad uno di questi controlli, in via Fontanelle, località Posto Vecchio, gli agenti hanno scovato una Fiat 600 particolarmente interessante, e non certo per il modello, ma per il suo legittimo proprietario: Giovanni Ferreri, 53enne, napoletano, noto per i suoi precedenti (truffa e furti), nonché padre di Gennaro, evaso ricercatissimo. 
Questa mattina (8 Agosto) gli agenti hanno quindi deciso di fare un blitz all’interno dell’abitazione, per vedere con i propri occhi se tra la famigliola in vacanza vi fosse anche il ricercato. Ed era esattamente così: Gennaro Ferreri era in casa. Nessun documento d’identità, ma una somiglianza spaventosa con la foto fatta diramare dalla questura di Napoli. E poi, quel particolare in più: i tatuaggi, alcuni davvero caratteristici, come quello di Lupin III, ladro leggendario diventato personaggio di culto dei disegni animati. Gli Zenigata salentini lo hanno preso in consegna, portandolo presso la casa circondariale di Lecce. Addio sole, addio mare. Ma almeno lì starà al fresco. 

  


 CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI DELL'ESTATE SALVESE - SALVESTATE 2007


       

Pescoluse. Rinvenuta una tomba del III millennio avanti Cristo

Grazie alla segnalazione ed all'interessamento di Paolo Cosi e Nicola Febbraro ed agli scavi condotti dal team dall'Università di Lecce.

   

Il certosino lavoro di ricerca svolto in questi anni nel territorio del Sud Salento porta alla luce una nuova ed interessante scoperta.

E’ stato annunciato il ritrovamento di un monumento funerario megalitico nella località di Pescoluse, lungo il litorale di Salve.

Una tomba risalente verosimilmente al III° millennio a.C., in quel periodo della storia primordiale identificata con la prima età del bronzo. E dalle prime ricostruzioni effettuate dalla professoressa Elettra Ingravallo, docente di Paletnologia del dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, tolte poche eccezioni, si tratterebbe di una testimonianza finora inedita nella protostoria meridionale.

Il territorio di Salve non nuovo a ritrovamenti significativi di testimonianze preistoriche, si conferma sito di rilevanza primaria per gli studiosi del settore. Non a caso la stessa professoressa Ingravallo era già impegnata in una campagna di scavo nel corso della quale è stato poi effettuato il prezioso ritrovamento. E sarà la stessa docente, accompagnata dal sindaco di Salve Giovanni Siciliano, nella mattinata di oggi ad illustrare nel dettaglio l’importanza del ritrovamento del monumento funerario di tipo megalitico nell’area che da Pescoluse conduce a Torre Pali.

Ma già trapela qualcosa di quello che gli addetti ai lavori troveranno durante il sopralluogo nella zona del rinvenimento: una cassa rettangolare formata da lastroni e utilizzata coma tomba collettiva. La cassa si trova all’interno di un’area recintata da un grande muro di cui rimangono solo due lati ma il cui profilo è facilmente ricostruibile (il tutto era protetto da un tumulo di terra e pietre).
Come detto la datazione dell’insieme dovrebbe infatti, ricadere alla fine del III millennio avanti Cristo, quando inizia la prima età del bronzo e si afferma quasi ovunque l’uso delle sepolture collettive in grotte naturali o artificiali. La professoressa Ingravallo spiega anche come due elementi di corredo ritrovati nella cassa sono molto simili a esemplari provenienti dalla Grotta dei Cappuccini di Galatone, datata tra il 2.500 e 2.300 a.C., la quale costituiva sino ad oggi l’unico modello di sepoltura plurima.

La scoperta di Salve dimostra, invece, che nell’età dei metalli convivevano differenti tipologie funerarie, contribuendo all’arricchimento del quadro culturale finora noto della protostoria meridionale.

 

   [Notizia inserita il 25 Luglio 2007 - ore 08:00]

        


  

Le Sagre del Capo Di Leuca

  

Il Coordinamento delle Sagre del Capo di Leuca ha comunicato le date delle sagre che si svolgeranno nell'estate 2007:

Nel mese di agosto è in programma: Salve (Sagra "de le Massare" - 2 Agosto), Tricase ("Cucuzza e Caddhuzzu" - 4 Agosto), Tutino ("Riti e sapori intorno al menhir" - 5 agosto), Arigliano ("Festa sotto le stelle" - 6 agosto), Corsano ("sagra agreste" - 7 agosto), Gagliano (Sagra " de li capi vacanti  e de li piatti chini" - 8 agosto), S. Eufemia ("maranciane 'ntra curte ranne" - 9 agosto), Castrignano ("piatti nosci" - 11 agosto), Tricase Porto ("piatti tipici della cucina dei pescatori"- 12 agosto), Giuliano ("sapori antichi" - 13 agosto), Depressa ("de la pasta fatta a casa" - 17 agosto), Tiggiano ("de le quattru pignate" - 18 agosto),  Andrano ("arte culinaria salentina" - 19 e 20 agosto), Salve ("Sagra de la Taranta" - 21 Agosto), Patù ("de li pummadori scattarisciati" - 22 agosto).

    


    

Anteprima dell'intervista a Marco Piscopo, nazionale di Pallavolo, atleta onorario dell'Asd SALVIUS

La mia "seconda pelle"
Il testo integrale su Pallavolo Supervolley di luglio/agosto 2007 

      

«E' iniziato tutto con un formicolio sulla mano destra che si faceva sempre più fastidioso. 

Era il 2004, giocavo a S. Croce e quelle erano le ultime quattro partite della stagione, così mi hanno dato degli antinfiammatori per non farmi sentire il dolore. 

Finito il campionato sono stato convocato per la prima volta nella nazionale maggiore, era un sogno che si avverava, ma è stato lì che ho scoperto cosa mi stava succedendo. 

Lì gli antidolorifici non me li davano e quando schiacciavo, i palloni sembravano d’acciaio. 

Mi hanno diagnosticato un’arteria occlusa per microtraumi e da quel momento, a parte Trento, sono spariti tutti.

I medici di S. Croce mi hanno trascurato e in pochi credevano in me. L’unico che mi ha telefonato è stato Prandi, dicendomi che dovevo smettere. 

Poi sono andato a Perugia e un dottore mi ha imposto di stare a riposo, ma di non disperare. Sono stato fermo 9 mesi. Ho perso 11 chili, stavo male, ero irascibile e piangevo spesso. 

Avevo 20 anni e sapevo solo giocare a pallavolo. Nei mesi successivi l’unica società che si è interessata a me è stata Molfetta, dove qualche anno prima avevo disputato due campionati di B1 (dal 2000 al 2002, ndr) e così dopo l’ok del medico sono tornato in campo, ma indossando un guanto che attutisse il colpo. Sono passati tre anni e mezzo e io con quel guanto ci gioco ancora, non ho il coraggio di toglierlo. È la mia seconda pelle».

Queste non sono le parole di un mancato giocatore, di uno che c’ha provato ma la sfortuna gli ha tolto la grande occasione. Ora non si allena con una squadra di serie C, tanto per non dimenticarsi da dove è partito. Questa è la storia di un giocatore di serie A, che si sta godendo al sole, seduto sulla spiaggia, il ritorno a casa dopo 23 giorni di fusi orari e letti troppo piccoli negli alberghi di mezzo mondo. Mezzo mondo con la maglia della nazionale italiana, a disputare la World League. È bello sapere che qualcuno è riuscito a riprendersi ciò che gli era stato tolto. L’aveva perso e diversi giorni e tentativi dopo se l’è ripreso. 

Non è una rivincita a carte, il sogno della vita, ma vale anche per quella. In un paese del sud della Puglia vive un ragazzo che non si è arreso. 

Perché uno i sogni li può anche avere, è crederci il difficile. 

E a quel tempo Cosimo Marco Piscopo da Morciano di Leuca era solo il miglior Under 23 della serie A2, roba buona per farci un quadretto da mostrare agli amici, devono aver pensato. Invece no, si deve essere detto il nostro mentre schiacciava il pallone ogni giorno con un pochino di paura in meno. Invece no. 

Peccato solo che quest’anno, dopo essersi guadagnato il posto in una grande squadra (Trento) e aver esordito in nazionale in una competizione ufficiale (Italia-Usa), il nostro personaggio non potrà mangiare la ciliegina disputando le finali di World League che si svolgeranno a Katowice. Né Piscopo né alcun altro azzurro ci sarà. È la seconda volta nel giro di tre anni (senza contare la wild card dello scorso anno) che l’Italia non ce la fa, ma questa è un’altra storia. 

«Quest’anno abbiamo pagato il ricambio generazionale e gli infortuni che si sono verificati. Non siamo mai riusciti a giocare con la stessa formazione, ma abbiamo lavorato bene. Noi non siamo come il Brasile che ha talenti sparsi ovunque, qui non ci sono tanti giocatori ad alto livello. Io mi auguro comunque di esserci nelle competizioni successive. Con Perazzolo e Mattera ho giocato in Pre Juniores e in Juniores e spero di vincere con loro anche nella nazionale maggiore. Con questo gruppo sono stato altre volte, altre estati, ma essere tra i dodici è un’altra cosa. Dovrò continuare ad allenarmi senza montarmi la testa e spero di essere preso in considerazione da Montali anche per il futuro. Quando sono sceso in campo mi sentivo insieme carico e addormentato. Poi, passata la prima rotazione, capisci che sei lì per fare la stessa cosa che fai durante l’anno, ma sentire l’inno d’Italia è un’emozione fortissima e allora realizzi di giocare per una nazione intera, la tua».

   

 Il testo integrale dell'intervista realizzata da Eleonora Cozzari su "Pallavolo Supervolley" di luglio/agosto 2007 

  


  

ARCHEOLOGIA

La collezione "Adolfo Colosso" di Ugento

   

Il 23 giugno scorso, ad Ugento, è stata inaugurata la Collezione archeologica "Adolfo Colosso".

La Collezione Colosso, conservata ad Ugento (Le), all'interno del Palazzo Colosso in via Messapica 28, è una delle poche collezioni storiche della regione Puglia, formatasi con materiali rinvenuti ad Ugento e nel suo territorio nel secolo XIX. 

La raccolta, iniziata dal Barone Adolfo Colosso, "appassionato cultore di storia patria", viene ricordata dagli scrittori locali come sempre esistente al piano terra dell'omonimo Palazzo, "gelosamente custodita dai figli Luigi e Massimo Colosso".

Per maggiori informazioni Clicca Qui

 


   

LIBRI E CULTURA

"La Pastorella" di Rocco Fersini

       
Nei mesi scorsi è stato pubblicato un nuovo libro del nostro compaesano Rocco Fersini.

Rocco si diletta di quando in quando a scrivere dei libri che parlano del suo trascorso personale.

Nel 1995  pubblicò "Il Grido", un libro di poesie, emozioni, racconti e vibranti stati d'animo.

In quest’ultimo lavoro emerge un’immagine esistenziale che reclama il diritto degli uomini di vivere il futuro in un mondo migliore.

Per maggiori informazioni sul libro e sulla favola e per leggere la recensione di Mino Lezzi, pubblicata anche sul periodico locale "Paese Nostro" di maggio, Clicca Qui

Per reperire una copia della favola è necessario contattare direttamente l'autore.

   


     

RASSEGNA STAMPA - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO DEL 30 GIUGNO 2007
Turismo, il mare di Salve piace più del Barocco
Il dato emerge dal rapporto "Salento Economia". I piccoli centri battono le città d'arte.
    

Lecce - Il turismo culturale è in forte calo in tutto il Salento dove i luoghi d'arte che godono di maggiori eveidenze promozionali, sia istituzionali che private, perdono vistosamente d'interesse rispetto ai piccoli e piccolissimi centri.
Accade così che nel raffronto sui flussi turistici relativi agli anni 2004-2005 (ultime rilevazioni contenute nel recente bollettino "Salento Economia" edito dall'assessorato alla Programmazione Economica della Provincia di Lecce), gli unici in calo sono i grandi territori vocati al turismo d'elite, quello per intenderci legato all'arte ed alla cultura. Mentre a crescere sono i piccoli comuni con un numero d'abitanti che, salvo in casi isolati, non supera quasi mai le diecimila unità. Nel totale provinciale, comunque, la sommatoria è in positivo di 4,3 punti percentuali.
A SORPRESA - A vincere su tutti, in questa speciale classifica, è il comune di Salve, 4.500 anime, che nel 2005 ha registrato un sorprendente più 105,4% rispetto agli arrivi dell'anno prima.

 Dimostrazione inequivocabile che ad attirare il popolo vacanziero sono le distese dunali e di macchia mediterranea delle piccole località marine, premiate per quattro anni di seguito con le 4 Vele di Legambiente.

Ottima anche la performance dell'altro minuscolo territorio di Sannicola, nel basso Salento, dove la crescita, nello stesso arco temporale, èstata del 26,5%.
Sempre tra i piccoli comuni si è distinta Gagliano con il 24,5% seguita da Melendugno (22,7%), Taviano (22%), Patù (18%), Ugento (11,9%), Muro Leccese (8,5%), Racale (7,5%), Specchia (7,1%), Maglie (5,8%) e così sino a Copertino che chiude la serie dei segni positivi con un debole 0,1%. Unica eccezione, tra le piccole realtà con i segni positivi, è il medio comune di Nardò che nello stesso periodo offre un eccellente +74,1%.

In perdita tutti gli altri. Ed ecco invece i blasonati luoghi del turismo intellettuale che negli arrivi collezionano tutti segni meno a cominciare dalla città di Lecce (-2,9%), sino a Galatina (-12%) passando per Otranto (-9,7%), Santa Cesarea Terme (-1,9%), Tricase (-31,9%) e Casarano (-14%) tra i centri di maggiore interesse ed estensione.
Le spiagge desolate sullo Jonio, quindi, attirano molto di più dell'architettura barocca, degli antichi palazzi nobiliari, o delle chiese bizantine ed i Bed & Breakfast nelle contrade di campagna sono più ricercati dei lussuosi resort a 4 e 5 stelle dei luoghi cult del turismo dei vip.
Le spiegazioni, per la commissaria dell'Azienda per la promozione turistica della provincia di LEcce, Stefania Mandurino, sono molteplici e comunque tutte già al vaglio degli esperti.
MANDURINO - "Intanto - precisa subito Mandurino - partiamo dal presupposto che la città di Lecce, in termini numerici assoluti, resta il posto più visitato del Salento; nel periodo preso in esame - aggiunge - gli arrivi di Lecce sono stati un quarto del numero complessivo di tutti gli altri comunimessi insieme". Detto questo, l'esperta del settore anticipa un trend di crescita negli anni successivi a quelli analizzati dalla provincia. "Nel 2006 rispetto al 2005 - afferma la commissaria dell'Apt citando dati in suo possesso e non ancora divulgati - le percentuali delle città capoluogo sono cresciute". Sull'innegabile congiuntura di una tendenza di parte del turismo a scegliersi luoghi cosiddetti minori, così spiega il fenomeno la massima esponente della promozione turistica del Salento. In effetti si registra questa nuova tendenza che comunque ci soddisfa perchè essa è la risposta ad una nuova offerta turistica basata sulla riscoperta e sul recupero dei piccoli luoghi dell'entroterra, come sulla costa, fatti di vecchicasolari, masserie, antichi borghi dei paesi, tutto in una moderna visione di albergo diffuso".

IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO - 30 GIUGNO 2007

 


   

Su "Bravacasa" un articolo sulle Masserie di Salve

Sul numero di Luglio del mensile del Gruppo RCS, in collaborazione con SalveWeb

  

Continua con l'ausilio di nuovi autorevoli partner l'impegno di SalveWeb per la promozione della storia, dell'arte, della cultura e delle tradizioni del territorio di Salve e Ruggiano.

 

Nel numero di Luglio di BRAVACASA, il mensile di arredamento, design e tendenze del Gruppo RCS (Rizzoli - Corriere della Sera) infatti, è presente un articolo dedicato ad alcune delle più belle ed importanti Masserie di Salve, descritte sotto il profilo storico, architettonico e turistico.

L'articolo, corredato da immagini e curiosità, e stato realizzato da Federica Pedretti della redazione di Bravacasa RCS con la collaborazione di Roberto Negro e Vanessa De Sangro.

 

L'intento è quello di promuovere Salve ed il basso Salento non solo come meta di un turismo di massa, ma anche nell'ambito di itinerari storici, artistici, naturalistici ed enogastronomici, grazie alle nostre antiche e meravigliose residenze rurali che costituiscono un patrimonio da salvaguardare e rilanciare, in un'ottica di promozione di un turismo culturale ed eco-sostenibile.

         

          


    

RASSEGNA STAMPA LOCALE - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 12 LUGLIO 2007

ACQUA / Il prefetto ha incontrato Vendola
La Regione «apre» nuovi pozzi
Il comitato rimane diffidente: «Aspettiamo risultati concreti altrimenti passeremo a forme di protesta clamorose»  

 

UGENTO. Con un provvedimento straordinario, dettato dalla situazione di particolare emergenza, il presidente della Regione autorizzerà l’attivazione di alcuni pozzi che forniranno l’acqua necessaria per alleviare la drammaticità in cui migliaia di famiglie sono costrette a vivere. E’ questa, in sintesi, la notizia che il prefetto ha portato tornando dall’incontro che si è svolto a Bari con i vertici dell’Acquedotto Pugliese e della Regione.
Le misure che saranno adottate per far fronte all’emergenza terranno poi conto anche della situazione particolare in cui versa la comunità di Ugento, comune che con gli oltre 7.000 posti letto, assommati tra le diverse strutture turistiche, nei mesi estivi registra un aumento considerevole dei consumi idrici. Il provvedimento del presidente Vendola, dunque, dovrebbe tamponare una situazione che si era fatta drammatica negli ultimi tempi, ma che risultava grave già da circa due anni. La soluzione al problema si articolerà su più fronti, però: da un lato l’Acquedotto avvierà una filosofia che mira a ridurre sempre di più le perdite di acqua che si verificano nelle condotte e che fanno arrivare a destinazione solo la metà dell’acqua immessa nei tubi, dall’altro aumenterà la quantità di liquido messo a disposizione, attingendo acqua proveniente da alcuni pozzi che non sono stati mai attivati non perchè l’acqua non fosse potabile, ma perchè le modalità con cui sono stati realizzati non rispondono ai requisiti che la legge oggi richiede. Ad Ugento le notizie provenienti da Bari non hanno creato molto entusiasmo tra la gente. La diffidenza regna sovrana.
«Stiamo aspettando di vedere l’acqua sgorgare dai nostri rubinetti - ha dichiarato uno dei componenti il Comitato, composto da 17 persone e costituito la sera di lunedì, dopo la protesta contro il consiglio comunale - Solo quando tornerà l’acqua saremo in grado di dire se le parole che abbiamo ascoltato fino ad oggi hanno avuto un senso. Ma se così non fosse siamo già pronti a mettere in atto forme di protesta che preferiamo tenere segrete».

  

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 12 LUGLIO 2007

 


  

COMUNICATO STAMPA - CIRCOLO CACCIATORI AMICI DI RUGGIANO

Risultato della Gara Podistica non competitiva

Disputata a Ruggiano domenica 8 Luglio 2007
   

A Ruggiano Fraz. di Salve provincia di Lecce, Domenica 8 Luglio 2007, si è disputata una Gara podistica non competitiva di 3, 5 e 10 Km., questa iniziativa è stata organizzata dal Circolo Cacciatori amici di Ruggiano con le Associazioni Amicizia e Rudianus, in occasione della festa del "Cavarcatore".
Tutti soddisfatti per la riuscita della manifestazione, sia in campo organizzativo, che competitivo fra atleti.
Tutti i soci cacciatori, ed i soci delle altre Associazioni hanno dato una mano per la buona riuscita della manifestazione sportiva,
tutti erano sistemati in punti strategici del percorso di gara, chi ai punti di ristoro, chi al controllo delle strade, chi faceva da spola
lungo tutto il circuito per il controllo degli atleti, con un'ottima prestazione medica motorizzata, con a seguito ambulanza per eventuali incidenti.
Che dire degli Atleti, tutti veramente fantastici, dalla più piccola delle bambine al più grande degli over 40, veramente, hanno dato il
massimo che potevano dare, visto il caldo afoso della mattinata della gara. Si sono preparati per settimane a questo evento, si è corso in qualsiasi ora del giorno e persino della notte per poter arrivare al grande giorno carichi ed in una forma atletica smagliante.

Qualche ragazzino, preso dalla gara, la notte prima non è riuscito neanche a prendere sonno ed alle cinque di mattina era già in piedi a fare piegamenti e a riscaldare i muscoli. Il lavoro fatto è stato ricompensato con tempi di tutto rispetto.
    

   

Questo l'ordine di arrivo suddiviso per categorie:
0 a 13 Anni Km 3: 1° CARADONNA SIMONE, 2° CAROPPO RICCARDO, 3° SALERNO MARCO
da 14 a 40 anni Km. 10,4: 1° MERGOLA ADOLFO, 2° SERGI MAURIZIO, 3° SERGI VINCENZO
Over 40 Km. 5,4: 1° PETRACCA GIUSEPPE, 2° DE GIORGI VITO, 3° GRECO ANTONIO
Lady Km. 5,4: 1° MERGOLA NADIA

   


Il Presidente  
Marino Mergola

 


     

RASSEGNA STAMPA LOCALE - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 8 LUGLIO 2007

GALLIPOLI - Il comandante Giacomo Salerno fa il punto della situazione
Nave affondata, divieto di navigazione ridotto da mille a cento metri
   
GALLIPOLI. Il giorno dopo la fine delle operazioni che possiamo definire di messa in sicurezza ambientale della motonave turca «Tevfik Kaptan 1» affondata al largo di Torre Vado, è d’uopo fare il punto con il comandante del compartimento marittimo, capitano di fregata Giacomo Salerno, sugli sviluppi della vicenda, a cominciare dalla sicurezza della navigazione nella zona, dove è previsto la riduzione del raggio dell’area interdetta da 1000 a 100 metri.
«Oggi - dice il comandante, ed è naturalmente ieri per chi legge - sono proseguiti i rilievi del relitto da parte del nucleo Servizio difesa antimezzi insidiosi della marina militare, con il supporto della guardia costiera, propedeutici al taglio e alla rimozione delle strutture verticali dello scafo atte a garantire un battente d’acqua di almeno 5 metri di profondità in prossimità del relitto. L’intervento si è potuto pianificare, dopo i vani tentativi svolti in precedenza, solo grazie al prezioso apporto dell’alto comando del dipartimento marittimo per lo Jonio e il canale d’Otranto di Taranto, che ha distolto il nucleo Sdai da altre impegnative attività».
Il relitto, comunque, dovrà essere rimosso.
«La rimozione è già stata ufficialmente intimata al proprietario della nave ed alla società amatoriale turca. Nel frattempo, Maridipart Taranto curerà che vi sia l’aggiornamento delle carte e pubblicazioni nautiche edite dall’Istituto idrografico della marina militare, per la più ampia diffusione delle informazioni ai naviganti». 
Il comandante Salerno è stato destinatario, in questi giorni, di molteplici attestazioni di gratitudine per l’attività dei militari della guardia costiera, iniziata con il salvataggio dei 10 componenti l’equipaggio del mercantile turco e conclusa con lo svuotamento dei pur minimi contenitori di oli idraulici, il recupero di fusti contenenti liquidi potenzialmente inquinanti e l’aspirazione di modeste sacche di miscele oleose; lavoro, questo, eseguito dagli sommozzatori tanto della guardia costiera, quanto della società Castalia- Ecolmar, convenzionata con il ministero dell’ambiente.
«Esprimo vivo ringraziamento - dice in proposito - per la collaborazione del ministero dell’ambiente e la lungimirante dislocazione in zona dei mezzi convenzionati nonché al personale tecnico del Corpo dei vigili del fuoco dei vari comandi di Puglia e ai sommozzatori della guardia costiera, che hanno anche curato lo svolgimento degli atti tipici di polizia giudiziaria sotto l’esperta guida della procura della Repubblica di Lecce ». 
Il comandante Salerno ringrazia anche autorità ed enti che hanno fornito supporto ed evidenziato senso della cooperazione e sensibilità ambientale, nonché il personale militare del servizio tecnico operativo e dell’ufficio locale marittimo di Leuca. «Il quale - conclude - ha dimostrato elevata e spiccata professionalità e si é prodigato con abnegazione e slancio, al superiore fine rappresentato dalla salvaguardia della vita umana in mare e dalla tutela dell’ecosistema marino». 
        

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 8 LUGLIO 2007


  

RASSEGNA STAMPA LOCALE - LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 5 LUGLIO 2007

IL CASO | Ambientalisti sul piede di guerra contro la decisione dell’Amministrazione
Torri eoliche tra le antiche ville, a Presicce scatta l’allarme
 

È ormai guerra aperta tra ambientalisti e Comune, a seguito della decisione di realizzare sul territorio di Presicce un parco eolico con 10 aerogeneratori.
Le sezioni di Legambiente di Salve e Gagliano del Capo sono sul piede di guerra e puntano ad impedire che il progetto venga portato avanti.

 «Non si tratta di essere contrari a questa fonte energetica alternativa - spiega Giovanni Ponzetta, presidente di Legambiente di Salve - ma di non condividere le scelte operate in questa circostanza dal Comune di Presicce».
Le imponenti torri eoliche previste dalla ditta Tozzi Energie Rinnovabili Spa, che ha presentato la proposta, dovrebbero sorgere in contrada “Schiafazzi”, zona dalle caratteristiche uniche nel Salento, caratterizzata dalla presenza di numerose masserie e di moltissime antiche residenze estive delle famiglie presiccesi, ville pregiatissime, di fattura rarissima, molto spesso restaurate da acquirenti stranieri, principalmente svizzeri e tedeschi, che oggi le abitano. Le costruzioni, poi, si trovano in una zona ricca di uliveti secolari, caratterizzata da tratturi di campagna e da antichissimi muretti a secco. «Chiediamo subito che venga individuato un altro sito - incalza Ponzetta - di ridurre le dimensioni degli aerogeneratori, di ridurne anche il numero e di tener conto dello studio realizzato dalla Provincia in merito a questi impianti».

La vicenda ha inizio il 31 marzo scorso, come racconta Nicolas Gray, un inglese che abita nella masseria «Spigolizzi», già dimora di Norman Mommens, artista di fama internazionale che ha amato il Salento molto più di quanto lo amino tanti salentini. «In quella data - spiega Gray - il Consiglio comunale di Presicce, convocato in seduta straordinaria, approvò un progetto per la realizzazione di un parco eolico sul proprio territorio». L’assessore Salvatore Zingarello e il sindaco Antonio Luca illustrarono i vantaggi che la comunità avrebbe tratto dall’impianto eolico. Zingarello richiamava le direttive di Kyoto per giustificare la decisione dell’amministrazione in coerenza con i propositi di ridurre il ricorso alle fonti energetiche inquinanti ed il sindaco evidenziò come il Comune avrebbe avuto un ritorno economico (50.000 euro) e che pure i giovani avrebbero avuto vantaggi, anche attraverso due borse di studio di 10mila euro che la ditta appaltatrice avrebbe messo a disposizione.
A conclusione della seduta, il sindaco segnalò alcuni siti dove potevano essere ubicati gli aerogeneratori: «La zona industriale, l’area tra la prima e la seconda mediana per Lido Marini e la località Burgesi». Il primo cittadino, tuttavia, respingendo la proposta del consigliere Palese , che chiedeva di delegare il Consiglio comunale a scegliere la zona dove realizzare il parco eolico, riservava questo diritto all’amministrazione. Il 2 aprile, raccontano gli ambientalisti, appena due giorni dopo la delibera del Consiglio, la società «Tozzi Energie Rinnovabili Spa» ha presentato alla Regione un progetto in cui si presume che sia definita la zona dove installare le pale eoliche. «Abbiamo motivo di pensare che si sia voluto ingannare tutti - lamenta Nicolas Gray - perché evidentemente l’Amministrazione aveva già deciso, d’accordo con la ditta, dove impiantare le pale eoliche mentre ai consiglieri comunali è stato fatto credere che nulla era ancora stato deciso. L’amministrazione e la ditta hanno presentato con urgenza questo progetto per approfittare delle disposizioni transitorie previste dal Regolamento regionale, che concedeva 180 giorni di tempo prima dell’entrata in vigore dell’obbligo da parte dei Comuni di dotarsi di un Piano regolatore per gli impianti eolici (Prie). Non è chiaro se il progetto è stato presentato in tempo per evitare l’obbligo del Prie. Il 12 aprile scorso è stato pubblicato il resoconto della delibera del Consiglio e il 12 giugno, esaurito il tempo per fare opposizione, il progetto è stato presentato al Comune.
Lo stesso giorno, un nipote del sindaco, rappresentante della ditta Tozzi, ha contattato alcuni proprietari dei terreni dove dovevano essere ubicati gli aerogeneratori per chiedere la concessione delle aree».
E da allora è partita quella che qualcuno con sarcasmo ha già ribattezzato «la battaglia contro i mulini a vento».
  

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 5 LUGLIO 2007

 


 

RASSEGNA STAMPA LOCALE  - NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA DEL  4 LUGLIO 2007
Svuotata l'ultima cassa contenente gasolio
Completate le operazioni di bonifica del cargo affondato a Torre Vado
 

Con lo svuotamento della quarta ed ultima cassa contenente gasolio, sono state completate ieri le operazioni di bonifica del carburante del mercantile turco Tevfik Kaptan I, affondato lo scorso 28 giugno nelle acque di Leuca.
Dal cargo sono stati estratti complessivamente 19 tonnellate di gasolio, e circa 550 chili di olio lubrificante che erano contenuti in casse dislocate in varie parti della nave.
Sventato il rischio di sversamento del carburante, i sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto e dei Viglili del Fuoco di Brindisi stanno completando il lavoro con il recupero di batterie +, sostanze oleose e tutto quanto potrebbe danneggiare l'ecosistema marino.
Gli interventi si concluderanno con il taglio dei due alberi della nave che potrebbero costituire pericolo per i naviganti.
Per il resto, la presenza delle masse ferrose del relitto a 25 metri di profondità, e a poco più di 200 metri dalla costa, non rappresenta un rischio ambientale, anzi può diventare un sito di ripopolamento ittico localizzato.
 

NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA DEL  4 LUGLIO 2007

   


 

RASSEGNA STAMPA LOCALE

Nave affondata, riprese le operazioni

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 2 LUGLIO 2007

         

Torre Vado. Scongiurato il pericolo di inquinamento ambientale lungo la costa del Basso Jonio.
Sono riprese ieri mattina le operazioni di bonifica del cargo turco “Tevfik Kaptan I”, affondato la sera del 28 giugno scorso davanti alla costa salentina. L’imbarcazione stava trasportando un carico di mille tonnellate di acciaio dal porto di Ortona, in provincia di Chieti, 
fino in Algeria, quando ha iniziato a reclinarsi su un lato prima di inabissarsi a 25 metri di profondità nel tratto tra Torre Vado e San Gregorio, marina di Patù. A bordo della nave erano presenti dieci membri dell’equipaggio, che sono stati tratti in salvo dalle unità navali della guardia costiera e dei carabinieri. Tra i naufraghi il comandante, sul quale pende u n’inchiesta avviata dalla procura della
Repubblica presso il tribunale di Lecce.

Il pubblico ministero Marco D’Agostino ha aperto un fascicolo con le accuse di naufragio colposo e inosservanza delle norme sulla sicurezza della navigazione. Accanto a questa è stata aperta un’altra inchiesta amministrativa da parte della capitaneria di porto di Gallipoli, tesa a far luce sulle cause che hanno portato all’affondamento del cargo. 
Le operazioni di aspirazione delle 19 tonnellate di carburante e dei 547 chilogrammi di olio lubrificante che la nave conservava nei serbatoi sono coordinate dalla capitaneria di Gallipoli diretta dal comandante Giacomo Salerno. 

Sul posto sono intervenuti il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Taranto, e le unità della Castalia Ecolmar, la ditta convenzionata con il Ministero dell’Ambiente chiamata a fronteggiare simili emergenze.
Proprio le imbarcazioni della Castalia hanno provveduto a limitare la perdita di carburante che stava riemergendo dai fondali marini. Il gasolio, forse a causa di una valvola chiusa male, è iniziato ad uscire dai serbatoi fino a formare un chiazza in superficie e ad  emanare un forte odore che è stato avvertito sulla strada litoranea. Il quantitativo fuoriuscito tuttavia non dovrebbe superare le
poche centinaia di litri e comunque, secondo quanto comunicato dalla capitaneria,  la chiazza oleosa non avrebbe mai raggiunto la costa, anzi si sarebbe spostata al largo grazie ai venti.

A dissolvere tutti i dubbi ci sono anche le analisi dei tecnici dell’agenzia regionale per l’ambiente (Arpa Puglia), che hanno effettuato dei prelievi nella zona interessata dal naufragio e in altre località limitrofe. I valori registrati sabato scorso alle 15.30 hanno indicato una densità di inquinante (si tratta di gasolio navale con tenore di zolfo al due per cento), che non dovrebbe essere preoccupante.
Lo spillamento di carburante dagli sfiati delle casse di poppa avrebbe comunque creato una chiazza non più grande di 300 metri quadrati, circoscritta da panne galleggianti e da panne assorbenti.
Le operazioni di recupero del combustibile erano iniziate venerdì alle 20, per poi essere sospese alle 23. In questo lasso di tempo sono stati aspirati circa 23 metri cubi di miscele oleose.

Il cargo turco qualche ora prima dell' inabissamento

Alle 5 di sabato una nuova ripresa delle operazioni di bonifica ed una nuova sosta fino all’ulteriore ripresa di ieri delle operazioni che continueranno anche oggi. Vi hanno preso parte anche nuclei subacquei dei vigili del fuoco di Brindisi e uomini della guardia costiera di San Benedetto del Tronto.
Nei prossimi giorni sarà tagliato l’albero maestro della nave, la cui punta si trova pericolosamente a soli tre metri e mezzo dalla superficie dell’acqua. La “d e cap i t a z i o n e ” è stata decisa per consentire un passaggio più facile e sicuro dei natanti di media e piccola dimensione, una volta che - si spera presto - sarà ritirata l’ordinanza di interdizione alla navigazione attualmente in vigore.
  

 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 2 LUGLIO 2007

 


  

RASSEGNA STAMPA LOCALE

La statale 275 sarà una “strada parco”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 27 GIUGNO 2007

    
«Piena soddisfazione per l’esito della vicenda 275». I sindaci dei Comuni del Sud Salento, interessati dal tracciato del raddoppio della statale 275 Maglie-San Dana, hanno sottoscritto un documento con cui esprimono apprezzamento per il via libera dato dalla Regione. La Giunta il 19 giugno aveva modificato la delibera 102 del 15 febbraio 2007, ripristinando le somme per il completamento del raddoppio da Montesano a Leuca. Dopo le insistenze dei sindaci che proposero anche l’accorciamento fino a San Dana (Gagliano), la Regione fece un passo indietro mettendo dei paletti sull'impatto ambientale. L’ultimo tratto dovrà essere realizzato come una «strada parco», con muretti a secco, piazzole di sosta panoramiche e ripristino nelle vicinanze delle alberature espiantate. «La Regione - dicono i sindaci - ha dato voce alle esigenze di un territorio che vuole essere protagonista dello sviluppo culturale e socio-economico della Puglia, avvalendosi di infrastrutture viarie moderne ed efficienti per ridurre le distanze e i tempi di collegamento con il resto del territorio. La nuova arteria a quattro corsie è un’opera strategica sia per l’economia locale che per la sicurezza pubblica, per quei Comuni attraversati dall’attuale 275 soffocati da smog e traffico cronico. La Regione ha agito con alto senso di responsabilità, creando i presupposti perché l’arteria sia inserita in modo “naturale” in un paesaggio unico e suggestivo».

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 27 GIUGNO 2007

 


          

Parrocchia S. Nicola Magno
Oratorio, Tutti per uno
  

Al termine dell'assemblea cittadina dal titolo: "ScriviAMO i Giovani. L'impegno della Parrocchia per i Giovani di Salve", svoltasi sabato 23 Giugno in piazza Concordia, è stata lanciata l'iniziativa denominata "Tutti per uno - 1m2".

Lo scopo della raccolta fondi è la realizzazione di un campo da calcetto che sarà annesso al nuovo Oratorio parrocchiale, in costruzione nei pressi della Caserma di Carabinieri, che sarà dedicato ed intitolato a Papa Giovanni Paolo II..

Con soli 25 €uro sarà possibile coprire la spesa necessaria per la realizzazione di 1m2 della nuova struttura sportiva.

Prossimamente pubblicheremo nel dettaglio le modalità per aderire all'iniziativa.

      


    

Rossetti vince il 41° Rally del Salento

Vittoria del friulano su Peugeot 207. Basso, 2° su Fiat Grande Punto Abarth, passa in testa al campionato.

  
Il 41° Rally Internazionale del Salento ha i suoi nuovi vincitori.

I friulani Luca Rossetti e Matteo Chiarcossi (nella foto) su Peugeot 207 del Team Racing Lions, hanno vinto la manifestazione organizzata dall’Automobile Club Lecce in collaborazione con la Scuderia Piloti Salentini, valevole come 5^ prova del campionato Italiano Rally e come tappa della Coppa Europa Rallyes FIA Regione Sud-Ovest. Hanno ottenuto un importante secondo posto Giandomenico Basso e Mitia Dotta, su Fiat Grande Punto Abarth, che, grazie a questo risultato, sono saliti al comando della classifica del C.I.R. riaprendo, di fatto, il torneo tricolore. Terzi sul podio i campioni italiani in carica Paolo Andreucci ed Anna Andreussi su Mitsubishi Lancer EVO IX della Rallyart Italy.

Confermandosi tra gli appuntamenti più selettivi e per questo agonisticamente più interessanti del panorama rallystico nazionale, anche questa edizione ha regalato grandi emozioni e colpi di scena. Interessante la lotta al vertice tra Rossetti, Basso e Andreucci. Interessante anche la sfida degli inseguitori: Aghini-Cerrai su Subaru Impreza, Cantamessa-Capolongo (Mitsubishi Lancer Evo IX), Scandola-Biondi (Fiat Grande Punto S2000), Gamba-Guzzi (Mitsubishi Lancer Evo IX) e Dallavilla-Rocco (Mitsubishi Lancer Evo IX) sono riusciti a guadagnare punti campionato. Altri protagonisti del C.I.R., ad iniziare da Piero Longhi (Subaru Impreza STI) nella P.S. 2, fino a Davide Medici (Mitsubishi Lancer EVO IX) nella P.S. 4., sono stati costretti al ritiro.
Tra le due ruote motrici successo per il ventenne veneto Marco Signor su Renault Clio S1600, che ha concluso a ridosso della top ten in classifica. Tra i locali, primi tra i pugliesi sono risultati i leccesi Marco de Marco ed Enrico De Lorenzo, su Mitsubishi Lancer Evo IX, 16mi assoluti, seguiti dai fratelli salentini di Taurisano, Rocco e Ippazia Cappelli su Renault Clio Williams.

  

  


 

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