Le poesie di Massimo Grecuccio


  

Massimo Grecuccio è nato a Salve nel 1961, vive a Lecce e insegna nelle Scuole Medie Superiori.

Nel 1997 ha vinto il Premio Poesia Città di Presicce. La  raccolta di poesie, dal titolo "Minutame", con la quale partecipava al premio, è stata pubblicata nel 1997 per conto dell'editore Piero Manni.

La silloge, dalla quale di seguito pubblichiamo alcune poesie, è descritta come "Un'economia di versi, gruppi piccoli, talora soltanto di due. Bandierine di colori diversi: gli eccessi di rumore, l'aria ammorbata, il buco dell'ozono, il fluire dei giorni, qualche presenza femminile, gli echi di una guerra geograficamente vicina. (...)"

Sono invece del 2002 le poesie scritte in vernacolo.

 


  


A dire tutti i suoi talenti 

una poesia è poco, pochissimo un poema.

Soltanto per accennare al tema

dirò di lei

che mi ama.


Raccogli moltissimi segnali

e non cogli alcun segno

gentile. Che siano

sono le antenne difettose?


Mente incauta raccogli

più di quanto contiene

di una mano l'incavo.


Con inaudita cattiveria

chiamo a raccolta i miei fantasmi

e i teschi ne frantumo

con ascia di parole.


 

Minutame

di Massimo Grecuccio

40 pagine

Piero Manni Editore

  


   

E ca no lla sapìa?

 

E ca no lla sapìa?

La sapìa, la sapìa.

Stia an pace. Dicìa:

nenzi cchiùi, moi basta.

Ci aggiu fare ancora

ca aggiu fattu tuttu?

Me cridìa. Sine. None.

Na cosa, n’otra, l’urtima.

Num ci penzi, no voi.

Num ci penzi, ca none.

Sine. Voi o no voi,

nenzi … ca nenzi face.

 

E che non lo sapevo?

Lo sapevo, lo sapevo

Ero in pace. Dicevo:

Niente più, adesso basta.

Che da fare ancora

che ho fatto tutto?

Questo credevo. Si. No.

Una cosa, un’altra, l’ultima.

Non ci pensi, non vuoi. 

Non ci pensi, perché no.

Si. Vuoi o non vuoi

  niente … fa niente.

  


  

Prima cu vò senza cu tornu,

vulìa sciocu a cuccia la cua,

n’urtima fiata a cuccia la cua.

 

E me trovi, sine me trovi,

dici ca nu mme trovi?,

me trovi però dopu

ca lu parite aggiu tuzzatu,

cridannu cu picca fiatu:

-Trentunu, libberi tutti.-

  

Prima che io vada e non torni, / vorrei giocare a nascondino, / un’ultima volta a nascondino.

E mi troverai, mi troverai, / potresti non trovarmi? / mi troverai però dopo / che avrò bussato sul muro,

gridando con poco fiato: / -Trentuno, liberi tutti.-

 


Hit Counter

Sito della Comunità Salvese

Copyright © 2000-2015


| Info SalveWeb.it  |  Le Pajare  |  La Pizzica  | Torre Pali  |  Pescoluse  |  Vacanze Marine di Salve  |  4 Vele Legambiente  |  Pirati e Torri Costiere  |  Organo Olgiati |

Notizie Locali  |  Costruzioni a secco   |   Vacanze Salento  |  Pizzica del Salento  |  Hotel Torre Pali  |  Alberghi Pescoluse  |  Masserie Salento  |  Ruggiano   |