La leggenda
narra che, durante una delle sue incursioni lungo le coste del Salento,
il Corsaro Dragut inviò i suoi uomini a depredare alcune delle masserie
ubicate poste nelle campagne del
territorio di Salve.
Dopo aver sequestrato un cospicuo bottino di derrate
alimentari, i saraceni catturarono anche la figlia di un colono di una masseria
con l'intento di portarla in Africa e rivenderla come schiava.
Ma la
giovane si oppose con ogni mezzo ai corsari, tentando più volte la fuga.
Nonostante le violenze subite, la fanciulla si rifiutò di rinnegare la
religione cristiana, promessa che gli avrebbe salvato la vita, e venne
spietatamente uccisa e gettata in mare dallo stesso Dragut.
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