I
Trappeti
Gli
antichi trappeti di Salve risalgono a diverse epoche: si ritiene che
i primi siano stati realizzati al tempo dei romani; gli altri furono
scavati nei secoli successivi, tutti
con esposizione a sud. Si ritiene che fossero più di venti.
Erano
costituiti da una grande grotta centrale dove era sistemata la vasca
con la macina di calcare compatto azionata da un mulo o da un
cavallo con gli occhi bendati. Altre grotticelle più piccole
disposte a corona, erano destinate a diversi usi: deposito di olive,
dormitorio, stalla, posto di cottura e deposito.
Nei
trappeti le olive venivano scaricate dall'alto, attraverso
delle aperture poste a piano strada, direttamente nel deposito
sotterraneo nei quali i "trappitari", sotto la guida del
"nachiro" le trasferivano con le pale nella vasca, dove
venivano triturate dalla ruota in pietra.
|
|
Frantoio Ipogeo
"Le Trappite"
Questo
frantoio
ipogeo interamente scavato nella roccia, risale al 1601.
E' composto da vari ambienti, non tutti accessibili, in cui sono
ancora riconoscibili le strutture produttive: macine,
cisterne, botole, sedili.
Aperto
al pubblico, si trova sul retro del Palazzo Ramirez. |
La Madonna della Grotta
L'
Altare dedicato alla Madonna della Grotta venne realizzato
all'interno di un Frantoio Ipogeo del Centro storico appartenente a Gian Lorenzo Stasi,
durante l'arcipretura di don Giuseppe Valentini.
Contemporaneamente,
nel 1669, venne donato da parte della famiglia degli Alemanni un
Beneficio Ecclesiastico consistente in un piccolo patrimonio di
uliveti.
Attualmente
il Trappeto e l'altare non sono aperti al pubblico in quanto di
proprietà privata.
Nella
foto a destra: Particolare
del volto della Madonna
|
|
L'Altare
della Madonna della Grotta
|
Le
Case "a corte"
Le
Case "a corte" sono le tipiche abitazioni del centro storico
salvese, in particolare di via Persico e di via Marsini.
Sono
caratterizzate dal fatto di far fronte tutte su un unico cortile comune,
nel quale si accede mediante un unico portale d'ingresso.
E'
nella corte che si svolgeva gran parte della "vita sociale" dei
nostri antenati. Tempi e luoghi caratterizzati da una ricchezza di
rapporti umani e da autentica solidarietà.
Abitazione
di don Giuseppe Valentini
Don
Giuseppe Valentini fu nominato arciprete di Salve nel 1664.
Ricordato
dai salvesi come "uomo di santa vita e di bontà di
costumi", fu l'artefice dell'ampliamento della nostra Chiesa
Matrice, della costruzione della torretta per l'orologio e per la
costruzione del ricco Coro in legno che adornava lo spazio dietro
l'Altare Maggiore. |
(Foto
Serafino)
|
Don
Giuseppe Valentini e la sua abitazione vengono ricordati per
una leggenda riguardante la realizzazione del Coro della
Chiesa. |
La
Leggenda dell'arciprete e del demonio
Si
racconta che don Giuseppe, dato fondo a tutte le offerte dei salvesi
per il completamento della Chiesa, non trovava altro denaro per
realizzare un Coro in legno.
Una
sera, mentre si recava a pregare presso la Cappella delle
"Fogge", incontrò un uomo che gli promise del denaro.
Il
giorno seguente, l'uomo si presentò presso l'abitazione
dell'arciprete, ma prima di salire chiese di "togliere Antonio
ed Ignazio dalla parete". |
Questi
erano i due quadri di santi che il parroco teneva appesi in casa.
In
quel momento don Giuseppe capì che l'uomo che lo tentava con il
denaro era, in realtà, il demonio.
Rientrò
in casa, prese un crocifisso ed una stola, uscì sul terrazzino e fece
il segno della croce.
Ci
fu uno scoppio; il demonio sparì lasciando sul gradino l'impronta
di uno zoccolo. |
|
La scala
barocca di Palazzo Ceuli
Il
palazzo è ubicato nel centro storico di Salve, non lontano da
piazza Concordia.
Può
essere definito come uno dei simboli di Salve.
Edificato
nel 1770 su progetto dell'architetto alessanese Felice De Palma, si
caratterizza per lo scenografico cortile, dove l'estroso architetto
è riuscito a realizzare, in uno spazio ristretto, scalinate, archi,
balconi, piccole logge, moltiplicando visivamente lo spazio
disponibile.
La
facciata è elegantemente decorata da una successione di putti,
volute e motivi floreali.
|
(Foto
Serafino)
|
La
volta della Chiesa S.
Nicola Magno
Particolare
della volta - Lo stemma di Salve
(Foto
Serafino)
Festa
di San Nicola - Luminarie in via Diaz
(Foto
di Pompeo Stivala)
Fuochi d'artificio in Piazza
Concordia
|
Pagina
in linea dal 11 Gennaio 2002
|
Copyright © 2000-2018
|
|
|
|