L’UNIONE DEI COMUNI E IL SUO NO CAPARBIO AL PARCO CANILE.
L’unione dei Comuni “Terra di Leuca” continua, imperterrita, a
disinteressarsi del progetto ARGO-RETE e della realizzazione del parco
canile, in esso contemplato.
E mentre il Comune di Presicce, con un progetto simile ad ARGO-RETE ha già
dato l’appalto ad una ditta che tra breve darà inizio ai lavori per
costruire un centro servizi cinofilo, dove troveranno momentanea
sistemazione, cani randagi che verranno, in prima battuta, sterilizzati e
curati e poi dati eventualmente in affidamento, l’unione dei comuni “Terra
di Leuca” rimane inerte e completamente disinteressata ad un progetto che
con rigore ed efficienza potrebbe risolvere il problema del randagismo.
Stante le soluzioni concrete proposte negli
ultimi due anni , con una perseveranza e ostinazione di cui io stessa
mi meraviglio e su cui non sono mai state date risposte, né in
positivo né in negativo, ad un mese dalla scadenza, mi viene
richiesto, dagli uffici di governo, di indicare io stessa, a chi di
competenza, nella fattispecie, l’ingegnere incaricato dell’unione,
quale procedura serva per realizzare il parco-canile, quali requisiti
e criteri bisogna rispettare.
Credo che sia legittimo chiedersi: “ ma in questi due anni qualcuno si
è preso la briga di prendere in mano il progetto, anche solo per
semplice curiosità, visti i continui richiami e sollecitazioni? Quali
sono le competenze spettanti, oggi, all’unione dei comuni. “ |
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Si è sostenuto che, pur offrendo in comodato d’uso gratuito circa 8 mila
metri quadrati per 20 anni, il parco non poteva comunque essere
realizzato, per incompatibilità tra il privato, se pur dato gratis, e la
realizzazione di una struttura pubblica.
Risulta incomprensibile però, tale presa di posizione,
quando nella vicina Taranto,si sta per realizzare un canile, su un terreno
privato, dato in comodato d’uso gratuito, al comune, per 10 anni.
Condizioni simili si stanno verificando anche in altre
Regioni d’Italia e vengono anzi ben accettate in virtù del fatto che i
Comuni spesso purtroppo non hanno disponibilità di suoli.
E’ evidente che non esiste alcuna volontà da parte dei sette sindaci e di
chi li affianca, a realizzare il progetto che, forse, è stato finanziato
con troppo pochi soldi, solo 40 mila €.
Inutile ribadire a questi nostri governatori, che
l’impianto progettuale era stato apprezzato dal Ministero della Salute e
che si sarebbero potuti chiedere anno dopo anno ulteriori finanziamenti,
dimostrando però di voler fare concretamente.
Ancora persistono per certi governatori la non curanza del denaro che si
spende quando questo è dei cittadini e non delle proprie tasche. E’ vero
che uno o due sindaci dell’unione hanno sottolineato la gravosità della
spesa che si sostiene con il canile convenzionato ma è pur vero che anche
loro non intervengono o prendono posizione sul progetto ARGO-RETE.
Rimane lettera morta e se non fosse per i volontari
dell’associazione ZampaLibera, il canile sarebbe strapieno, causando un
vertiginoso aumento della spesa per il mantenimento dei cani in questa
struttura fatiscente e poco consona ad uno sviluppo civico del nostro
territorio. Inoltre è ancora grazie ai volontari che il fenomeno
randagismo rimane in qualche modo sotto controllo.
E’ l’associazione infatti che si occupa a far sterilizzare
le cagne che arrivano, chissà da dove, a volte in calore, portandosi al
seguito 10-15 cani, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti
ed è sempre l’associazione che interviene quando sussistono problemi
riguardante i cani e che si concerta con la ASL e qualche comando della
Polizia Municipale, per i dovuti interventi.
Quando si capirà che anche il rapporto uomo –animale è da annoverare tra
gli impegni politici, perché fondamento della struttura della nostra
società? Mi auguro che intelligenze si soffermino a riflettere e a dare
una svolta a questo sconfortante stato di fatto.
Raffaela Vergine
Presidente ass. ZampaLibera
16 Marzo 2008
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