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VERBALI
RIUNIONI MESE DI LUGLIO 2005
Verbale n 1 di
Legambiente-Salve
Giovedì 7 luglio 2005
Ordine del Giorno: Valutare l'apertura di una sede di Legambiente a Salve
Interviene e presenta il coordinatore provinciale Maurizio Manna.
Incontro dalle ore 20 alle ore 23.
Verbale n 2 di Legambiente-Salve
Giovedì 14 luglio 2005
O.d.G. : Emergenza falò e chioschi sulle dune
Si adatta volantino informativo sulla fragilità dell'ecosistema dunare da distribuire domenica 17 luglio in previsione dei fali del 21 luglio, 10 agosto e 19 agosto.
Si allertano protezione civile, vigili e carabinieri, tutti consapevoli dello scarso esito dei risultati e della latitanza della capitaneria di porto, ma l'obiettivo è un'inversione di tendenza.
Riguardo ai chioschi e strutture edilizie Nicolas ha un dossier fotografico sugli abusi dell'insediamento di queste strutture in legno e si crea una discussione, con gli amministratori che sostengono che non possono essere presenti in tutti i posti per controllare e negano ogni responsabilità circa la realizzazione di strutture come la serrazza addebitandone la colpa a leggi come la Bassanini e adesso allo sportello unico.
La discussione si chiude alle 23
Verbale n 3 del gruppo attivo di
Legambiente-Salve
Giovedì 21 luglio 2005
O.d.G.: confronto con gli amministratori sul Piano spiaggia comunale e punti di criticità
Si inizia con un'illustrazione del piano direttorio adottato provvisoriamente dall'amministrazione comunale dal 2001? al 2003 con l'intento di bloccare le numerose richieste per la realizzazione di strutture recettive in prossimità della spiaggia. Venivano così fissati dei criteri vincolanti come l'impossibilità di edificare al di sotto della litoranea, mentre al di sopra si poneva il vincolo di possedere almeno un ettaro di suolo.
Nel 2004 con l'intento di munirsi di un piano coste regionale, la regione chiedeva ai 72 comuni rivieraschi di munirsi di un piano spiaggia.
Questo progetto regionale per il momento è fallito poiché non tutti i comuni hanno ottemperato a tale richiesta.
Il piano presentato dal comune di Salve prevede il divieto assoluto di qualunque struttura entro i 10 m dal cordone dunare e la possibilità di posizionare strutture per servizi minimi essenziali dai 10 ai 20 metri.
La normativa generale prevede tre priorità: 1° spiaggia libera con servizi; 2° lido attrezzato per le strutture recettive poste sul territorio; 3° Stabilimento balneare.
Gli stabilimenti non potranno sorgere sulle dune ma oltre la fascia di protezione dei 20 metri, quindi sulle aree private
Per evitare che dopo l'esproprio della fascia dei 20 metri il proprietario del fondo possa monopolizzare il tratto di spiaggia prospiciente, si pone la possibilità di collocare anteriormente alla proprietà, dai 10 ai 20 m dal cordone dunare, dei servizi minimi essenziali ( chioschi e servizi) per un massimo di 12 mq più 4 mq per deposito. È previsto inoltre che lo stesso proprietario terriero non può avere più di una concessione della stessa tipologia.
La superficie di spiaggia da privatizzare secondo le normative regionali non deve essere superiore al 40% del totale. Il piano prevede che a regime la superficie massima da privatizzare sia il 19% dell'area demaniale.
Il fronte mare di ogni singola concessione va da un minimo di 50 m ad un massimo di 75 m.per i tratti di spiaggia sabbiosi e dai 50 m. ai 100 m. per quelli rocciosi.
Nel tratto di mare antistante le zone abitate le concessioni previste sono solo di spiaggia libera attrezzata.
Attualmente in attesa del nuovo piano di coordinamento tecnico regionale dell'ufficio demanio della regione Puglia, il comune di Salve sta per dare esecuzione al proprio piano spiaggia attraverso un progetto di opera pubblica approvato dalla giunta comunale.
In virtù di tale progetto il comune dovrà espropriare, una fascia di 20 metri, gia in fase di acquisizione fino in località cabina,
La ridefinizione del demanio e l'esproprio diventa fondamentale poiché la proprietà privata in alcune aree della litoranea raggiunge lo specchio d'acqua.
Inoltre, già dal prossimo anno sarà possibile parcheggiare solo oltre il canale di bonifica che va dalla cabina a torre Pali, dopo di che si raggiungerà la spiaggia mediante ponticelli in legno sul canale e passerelle sulle dune,
anche se noi ci chiediamo perché non da quest'anno?
A queste rassicuranti intenzioni si chiedevano chiarimenti circa la realizzazione di strutture per servizi minimi essenziali non rispettose di tali principi e cioè: la distanza dalle dune, l'apertura di nuovi varchi dunari non coperti da passerelle di legno, il controllo delle concessioni e dello spazio assegnato.
L'assessore all'ambiente e al turismo è convenuto su un'infrazione commessa rassicurando che la terrazza del chiosco sarebbe stata accorciata del dovuto necessario, comunque tutte queste strutture sono situate nella proprietà privata e il comune non aveva personale per poter vigilare al momento del montaggio. A partire dal prossimo anno sarà garantita il rispetto della distanza prevista dal piano mediante la presenza di un Pubblico Ufficiale. Riguardo a nuovi passaggi il corpo forestale ha dato parere favorevole all'apertura della struttura con la prescrizione che si installasse un passaggio al mare dal retro chiosco con passerella in legno, senza specificare a chi toccava questo compito. Circa l'ultimo chiarimento l'amministrazione emanerà un atto deliberativo alla capitaneria di porto per un controllo sulla tipologia delle licenze concesse, sul rispetto degli spazi occupati e sulle regole delle concessioni di spiaggia libera con servizi.
Altre osservazioni che sono emerse nella descrizione del piano spiaggia riguardano la mancanza di univocità delle misurazionì poiché quando si parla del totale di spiaggia da privatizzare si fa riferimento ai metri quadratisi, mentre nelle concessioni si parla di fronte mare, cioè misure lineari dando luogo a legittimi equivoci, il numero delle strutture adibite a servizi minimi essenziali da collocarsi antistante la proprietà privata, da dove far partire il piede dunare per misurare i 10m della fascia di protezione, comunque finora con le strutture autorizzate molto spesso disattesa come comportarsi con le nuove richieste di lidi attrezzati (spettanti alle strutture recettive presenti sul territorio) nel momento in cui si esaurisce la quota da destinare a tali tipi di strutture.
Si decide infine di tenere alta l'opera di prevenzione nei confronti dei fuochi in spiaggia continuando la distribuzione dei volantini già in parte distribuiti e l'appello sul rispetto dell'ambiente da farsi sistematicamente dal palco ogni qualora ci sia uno spettacolo organizzato sulle marine di Salve.
Gruppo attivo di Legambiente Salve
Verbale n 4 del gruppo attivo di
Legambiente-Salve
Giovedì 28 luglio 2005
O.d.G. Condivisione articolo da pubblicare della seduta precedente, varie ed eventuali
In un primo momento si fanno alcune riflessioni circa la partecipazione degli iscritti alle riunioni.
Riguardo all'articolo si decide di porlo sotto forma di intervista e di verificare al meglio i dati forniti dall'Ass. all'urbanistica. L'appuntamento è fissato per il 29 luglio alle ore 10 presso il Comune.
Nicolas propone poi una passeggiata sulla spiaggia per misurare mediante una rotella metrica la spiaggia libera e quella privata e rendersi conto di quanto il dato di fatto si discosta da quello programmato. L'inizativa viene accolta e ci si da appuntamento alle 8 di domenica 31 luglio.
Sempre Nicolas informa di una manifestazione contro ala statale 274 sabato 30 luglio presso il molo degli Inglesi a Leuca alleore 20.30.
La riunione termina alle ore 22.
La prossima riunione è fissata per giovedì 8 settembre alle ore 20.30.
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