Logo






Pagine pubblicate con la  collaborazione di SalveWeb.it

---------------

Sito della Comunità Salvese

---------------

Hit Counter

 

 


 

Rifiuti, energia,  salute

  

Riguardo alla situazione generale della raccolta differenziata c’è ancora da fare molta strada. La provincia di Lecce produce 295 mila tonnellate l’anno, produzione procapite di 508 kg/anno,  differenziata al 7% (Salve è al 14%, contro una media nazionale del 24,3%)

 

Sono tre gli impianti in provincia per la selezione e il trattamento dei materiali provenienti da raccolta differenziata ubicati a Campi Salentino, Melpignano ed Ugento . Nessuno dei tre risulta in esercizio.

Totale assenza in provincia di Impianti di compostaggio

Un solo impianto di selezione e biostabilizzazione situato a Cavallino. In funzione solo l’impianto di selezione

Esistono tre discariche ubicate a Nardo’ Cavallino ed Ugento per una volumetria disponibile complessiva di 530.000 metri cubi.

 

Il piano della regione Puglia fissa come obiettivo di medio periodo la quota della differenziata al 55%  entro il 2010. Per quest’anno la regione ha stanziato 12 milioni di euro alla sei province.

Non c’è nessuna ricetta magica  se non quella di puntare sulla sensibilità dei cittadini e sulla raccolta porta a porta.

Altro volano alla raccolta separata dovrebbe essere l’ecotassa che i Comuni versano per il conferimento in discarica degli scarti, che sarà sicuramente rimodulata in modo da favorire le amministrazioni che avvieranno al riciclo più materiale. 

Riteniamo quindi che  si deve fare leva sul premio (riduzione della tassa) ai cittadini dei comuni più virtuosi

Che così vedrebbero riconosciuti i loro sforzi. Chiediamo inoltre di rendere noto a tutti il destino della differenziata in modo da sfatare false dicerie sulla medesima destinazione

Continuare quindi sulla sensibilizzazione alla differenziata porta a porta.  A tale proposito rendiamo noto la presenza di un gruppo di lavoro  di circa 10 persone per conto dell’unione dei Comuni coordinati dall’Ing. Causo.

Creazione di almeno un’isola ecologica nel comune di Salve ( una esiste già nel comune di Gagliano). Posto fisso per la spazzatura differenziata che sia recintato e sorvegliato.

Legiferare,  divulgare e controllare la destinazione dei materiali inerti attualmente abbandonati lungo i cigli stradali.

 In data  5 nov. 2007 è stata protocollata presso il comune di Salve la seguente lettera:

Poiché il materiale abbandonato sui cigli delle strade costituisce  purtroppo un’emergenza costante riteniamo che sia necessario  attivarsi:

o        per una più diffusa conoscenza dell’azione del centro di raccolta “ECOCENTRO” di Gagliano del Capo.

 

o        Riguardo al gruppo di lavoro Coordinato dall’Ing. Causo suggeriamo al Comune  di entrare come parte attiva nelle azioni da intraprendere  per utilizzare al meglio questa risorsa del personale (10 assunzioni per un anno di tempo da parte dell’unione dei Comuni) . Esempio: monitoraggio presso la popolazione sui  vantaggi e svantaggi della raccolta porta a porta individuando le criticità della catena che portano ancora i cittadini ad abbandonare i rifiuti di tutti i generi lungo le stradine di campagna.

 

o        Richiedere alla  Provincia la pulizia degli argini stradali dai rifiuti abbandonati (soprattutto plastica) sulle strade che da Salve raggiungono la litoranea emersi soprattutto dopo la falciatura dei rovi.

 

o        Chiarimenti circa il costo (€ 200)  per l’apertura della pratica a spese del privato, da parte della ditta incaricata dall’unione dei comuni al ritiro dell’amianto e chiarimenti sul costo al kg (€ 1+ iva = 1,30 ?). Proposta di una prima raccolta collettiva

 

o        Necessità di istituire nel territorio di Salve un punto di raccolta per materiale inerte, un punto raccolta batterie ad  olio  esausto.

Promuovere le energie rinnovabili  ad uso privato (vedi agevolazioni a fondo perduto nell’ultima finanziaria e sgravi fiscali nella recente legge regionale sulla bioarchitettura) e portare gli  edifici pubblici  all’autosufficenza energetica.

Dotarsi del piano di localizzazione delle antenne per ricevitoria mobile, (installando le antenne preferibilmente su suoli pubblici, con adeguate centraline di monitoraggio)   anche nell’ambito dell’unione dei comuni  legge regionale del 2003 (lettera al sindaco in data 10 gennaio 2008)

Esaminando la copia di delibera della giunta comunale in merito al contratto di locazione per l’installazione di un antenna “Alcatel” di telefonia mobile in prossimità del campo sportivo comunale chiediamo all’amministrazione:

 

  • Se il comune ha adottato un piano di localizzazione delle antenne sul territorio (legge regionale n° 5/ 2002) e successive modifiche (n° 7 del 19giugno 2006; n°14 del 14 settembre 2006). Se la risposta è no, per quale motivo non si è ottemperato alla legge regionale? Crediamo che sia opportuno installare i suddetti ripetitori su suoli pubblici piuttosto che privati, ma è un diritto di ogni cittadino conoscere questi siti per evitare che da un giorno all’altro si trovi  costretto a convivere con un’antenna nelle vicinanze della propria abitazione senza saperlo in anticipo. Ricordiamo infatti che, se sugli effetti a lungo termine all’esposizione di onde elettromagnetiche con ci sono ancora studi certi,  maggiori consensi si hanno invece sugli effetti a breve termine: mal di testa, insonnia, tachicardia, prurito.  Ricordiamo che il comune potrebbe avvalersi di un esperto  convenzionato con l’ A.N.C.I per la realizzazione del piano di localizzazione delle antenne   

  • Se la nuova antenna tiene conto dei  recettori sensibili come le strutture scolastiche e sportive frequentate da utenti in età pediatrica. A tale proposito chiediamo di vincolare l’intensità di campo elettrico al disotto dei limiti della legge regionale cioè non oltre i 2 V/m , soglia rispettata da molte città.

  • Nel contratto di locazione non è contemplata una centralina di monitoraggio per il rilevamento del campo elettrico, chiediamo quindi all’Amministrazione che se ne faccia carico, posizionando tale centralina in prossimità dei luoghi sensibili quali scuola materna e scuola media con lo scopo di tranquillizzare i cittadini sul rispetto dei limiti.

Individuare  siti per lo  smaltimento acque di vegetazione e controlli presso le aziende olearie sulle modalità di smaltimento delle stesse.

Stimolo alle istituzioni per tutte le iniziative a tutela della salute pubblica e per uno sviluppo ecosostenibile

Creazione di un gruppo laboratoriale – didattico con capacità progettuali

 

TORNA AL MENU' DELLE TEMATICHE