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EMERGENZA PROTEZIONE AREE PECULIARI 

DEL TERRITORIO SALVESE


    

In Seguito a concessione agricole in aree ancora integre dal punto di vista paesaggistico es.  Macchia Don Cesare,

chiediamo

all’Amministrazione se ritiene opportuno proteggere dalla speculazione alcune zone del territorio.

  

Le nostre proposte sono le seguenti:

  • rispetto categorico entro i 300 metri dal  mare (legge Galasso)

  • protezione zona di vegetazione e area umida tra T.Pali e L.Marini

  • salvaguardia delle gravinelle e delle aree adiacenti per una distanza minima di 150 metri dalle stesse  (canale del Fano, Canale Tariano- Fano, Canale Muscio)

  • salvaguardia dei punti panoramici (crinali) serre e colline

Le osservazioni precedenti sono supportate dalle normative regionali.(PUTT)

I punti panoramici generali devono essere necessariamente previsti dal PUG: 

Lo stesso strumento dovrebbe prevedere anche le misure di tutela e conservazione del territorio secondo i valori paesaggistici e ambientali rilevati in sede di rilievo di campo)

Tale salvaguardia inoltre è prevista dall’ art. 202 del PUTT art. 1.4 ( …devono essere perseguiti obiettivi di salvaguardia di tutela delle aree panoramiche….) , dall’art. 305 punto 42 dove vengono mensionate le direttive di tutela ambientale

 

Negli ambiti territoriali estesi C e D va evitato ogni destinazione d’uso non compatibile con le finalità di salvaguardia paesaggistica.

 

Di fronte alle problematiche del territorio, soprattutto del versante costiero e visto purtroppo  la discrezionalità delle varie autorità competenti, così come il Comune ha redatto un piano direttorio per la spiaggia,  sarebbe opportuno legiferare mediante lo strumento della variante al piano di fabbricazione, o meglio un Piano di Valorizzazione e Tutela del Paesaggio , uno strumento che sia ben configurato e attuativo del PUTT/pa, che diventi anche propositivo per gli interventi di recupero e valorizzazione del paesaggio su tutto il territorio, agganciato ai dispositivi di finanziamento per attuarne gli indirizzi, e realizzato di concerto con la Regione: Ass. Urbanistica e Ass. Ambiente;

inoltre il Primo passo da fare è quello di indire una conferenza di Coopianificazione sull’argomento!

 

Se si comincia subito si potrebbe avere questo strumento in un anno!

Inoltre il comune dovrebbe adottare altre misure preventive di concerto con altri Enti

  • Sovrintendenza ai Beni Ambientali

  • Ispettorato Agricoltura

  • Guardia Forestale

  • Corpo dei Carabinieri – Sez. Ambientale

Le nostre proposte vanno oltre, una volta protette tali aree, si potrebbe abolire il requisito dell’iscrizione all’albo dei braccianti agricoli, imporre il lotto minimo es. 1 ettaro e dare  delle regole per una architettura rurale rispettosa del paesaggio come ad esempio strutture basse che richiamano le  liame o le pajare con rivestimenti in pietra e rispetto della vegetazione esistente.

      


     

Incontro del 1 febbraio 2007 ore 18.30

 

Presenti:

Siciliano Giovanni, Sindaco di Salve

Passaseo Vincenzo, Assessore ai Lavori Pubblici

Fanciullo Nicola, Assessore all’urbanistica

De Lorenzis Lorenzo, Consulente tecnico di Legambiente

Passaseo Nicola, Consigliere direttivo di Legambiente salve

Ponzetta Giovanni, Presidente Legambiente Salve

    

Non è possibile apportare variazioni al PDF (Piano di Fabbricazione) da parte degli Enti Locali. Tuttavia una conferenza di Coopianificazione con l’Assessore all’urbanistica della regione Puglia su iniziativa del comune resta una via possibile per apportare quelle modifiche che riguardano la salvaguardia dei punti panoramici (crinali) serre e colline.

  

Il PUTT  non è sufficiente a garantire l’incolumità di tali aree, si dimostra anzi essere uno strumento che consente una certa trasformazione dei territori, anche dove in  passato non era possibile. Il comune ha provveduto a fornire i primi adempimenti per l’attuazione del PUTT all’Assessore Regionale all’urbanistica secondo quanto prescritto dall’art. 5.0 delle norme tecniche di attuazione del piano  comprensivo di perimetrazione degli ambiti territoriali estesi, di quelli distinti e dei territori costruiti.

 

Il Comune potrebbe adottare strumenti per  fissare le dovute distanze dalle “gravinelle” o canaloni diversi da quelli del Fano (già protetto per una fascia di 150 m da entrambi i lati in quanto acqua pubblica)

 

Risultano già protette le aree  di rispetto (300 metri dal  mare), la  zona di vegetazione e l’area umida tra T.Pali e L.Marini.

 

L’amministrazione quindi condivide le preoccupazioni sollevate da Legambiente dichiarandosi favorevole all’iniziativa di coopianificazione con la Regione

 

Difatti in ragione di ciò l’amministrazione Comunale è impegnata nella ricerca di nuovi criteri per meglio regolamentare l’edilizia rurare attraverso norme circa l’applicabilità di accorpamenti (questo limiterebbe il trasferimento della volumetria nelle aree costiere), l’imposizione di lotti minimi e quant’altro  necessario per limitare lo sfruttamento delle aree agricole.

 

L’amministrazione inoltre tra i provvedimenti immediati, formalizzerà una nota di indirizzi all’ufficio tecnico per una maggiore tutela delle aree più critiche del nostro territorio quali sopra mensionate.

 

La Giunta sta già lavorando sul Documento Programmatico Preliminare che contiene gli obiettivi ed i criteri d’impostazione del PUG (Piano Urbanistico Generale) da portare poi al Consiglio Comunale per la sua adozione.

La riunione termina alle ore 20.

     



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