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Sito della Comunità Salvese

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Cosa non ci convince del Parco Eolico di Presicce

 

Il  protocollo d’intesa fra Legambiente e l’associazione degli industriali del vento l’ANEV del 5 luglio 2005 stabilisce che gli impianti devono soddisfare le seguenti condizioni:

-         Limitazione dell’impatto visivo e paesaggistico

-         Rispetto assoluto delle norme vigenti Dl 490/90 e del complesso iter legislativo

-         Impegno alla dismissione delle opere e al ripristino del sito

-         Limitazione dell’impatto visivo sul patrimonio naturale, storico e monumentale ……e infine

-          Corretta azione d’informazione, sensibilizzazione e condivisione  verso la  popolazione, soprattutto riguardo la scelta dei siti  e l’altezza delle torri eoliche.

 

E’ indubbia la nostro appoggio per le energie rinnovabili ma solo se si tratta di:

  • Scelta democratica, discussa cioè con la popolazione  e pianificata

(un serio programma di intervento e di ricaduta in termini di immagine, di occupazione, di sviluppo

esplicare in termini concreti quali vantaggi ne derivano per i cittadini)

 

Vorremmo che si tenesse conto, oltre al protocollo d’intesa con l’ANEV,  anche della normativa provinciale

  • Cioè  anche gli impianti di prossima realizzazione, (quelli richiesti prima del 31 marzo 2007)  rispettino quelle che sono le indicazioni della provincia dove vengono raccomandati:

(non si capisce perché fino al giorno prima dell’entrata in vigore del piano provinciale di coordinamento e sviluppo del territorio ci si debba muovere con criteri  completamente opposti):

 

  • Parchi eolici intercomunali

(Assistiamo invece a tre richieste già in fase avanzata di comuni confinanti tra loro: 30 Mw Presicce, 24 Mw Acquarica del Capo, 160 Mw Ugento)

 

  •   Studi anemometrici preliminari

(Quello commissionato dalla provincia all’Università di Lecce non è ancora disponibile. Perché allora istallare le torri più alte che esistono in commercio e non invece aerogeneratori da 1,5 -  2 MW). 

 

  • Impiantati in zone degradate,  che è il motivo essenziale della nostra posizione critica su Presicce

(Non è certo il caso della zona scelta almeno 7 su 10 torri si troverebbero  a meno di 200 m da manufatti di notevole valore architettonico dell’ottocento, in prossimità di zone boschive, alberi d’ulivo  secolari e produttivi, labirinti di stradine con muretti a secco ancora integri.)

 

  • Che  i Comuni si facessero carico di costituire Aziende a partecipazione mista pubblico- privato dove anche il cittadino potrebbe investire (in maniera quasi sicura come lo è attualmente l’eolico) parte dei suoi risparmi.

(Assistiamo ad una corsa da parte delle ditte installatrici, il motivo è semplice: tra certificati verdi e vendita dell’energia si ricava circa 1 milione di euro all’anno per ciascuna torre eolica da  3 Mw)

 

  • Che  i Comuni riversassero sui cittadini reali benefici, ma cosa ottengono in cambio ?

(Royalty da 200-300 mila euro l’anno, cifra da far girare la testa a molte amministrazioni, scusate ma è inevitabile il confronto con l’Africa ricca di petrolio ma colonizzata dalle grosse compagnie petrolifere dove  la popolazione  vede sfruttato il proprio territorio con i petrodollari incassati dalle multinazionali.

Tra certificati verdi ( 125 € a MWh annuo prodotto) ed energia ricavata (80 €  sempre per ogni  MWh anno) sono cifre tali da permettere la remunerazione dei capitali investiti in soli 3, 4 anni)

 

  • Si  quindi al Mini eolico per impianti privati ed aziendali

 

Specchia, 29 giugno 2007

 

Firmatari

Comitato cittadini di Presicce per la revisione del progetto del parco eolico

Circolo Legambiente”Giglio delle dune”  Salve

Circolo Legambiente “Capo di Leuca” di Gagliano del Capo