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Pagine pubblicate con la collaborazione di SalveWeb.it --------------- ---------------
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Oggetto: PIANO REGIONALE DELLE COSTE;
Osservazioni, obiezioni e suggerimenti - ai sensi dell’art. 14 comma 3 del D. Lgs 4/2008 e dell’art. 3 comma 6 della L.R. 17/2006.
PREMESSA
Il Piano Regionale delle Coste (P.R.C.) rappresenta, a nostro parere, un valido strumento per la pianificazione di area vasta, anche in considerazione dell’iter previsto dalla legge, in particolare, la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), la quale: “deve assicurare che l’attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi assicurare il rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un’equa distribuzione dei vantaggi connessi all’attività economica”.
Superata la fase di adozione del P.R.C., vedi la delibera di Giunta Reg.le n. 1392 del 28 Luglio 2009, siamo ora nella fase di pubblica valutazione dei contenuti e di possibile presentazione di osservazioni le quali potranno essere presentate entro 60 gg. dalla data di pubblicazione della stessa sul B.U.R.P., avvenuta il 6 Agosto 2009. Il circolo Legambiente di Salve, perciò, data l’importanza del P.R.C. e giustamente attento a tali dinamiche, ha ritenuto opportuno una approfondita valutazione ed ha infine elaborato la seguente analisi critica al RAPPORTO AMBIENTALE che è parte sostanziale della V.A.S. e quindi del P.R.C.
OSSERVAZIONI - OBIEZIONI
Preliminarmente, diciamo, che approviamo gli obiettivi generali del P.R.C. così come formulati, tuttavia riteniamo di dover dire che l’approccio iniziale ad una problematica così complessa debba essere quanto più prudente possibile, considerando semplicemente il fatto che il litorale che oggi si cede al privato, difficilmente domani potrà tornare di uso pubblico.
Condividiamo inoltre che, il P.R.C., (quale strumento di pianificazione delle forme d’uso dell’area costiera), nel determinare i livelli di classificazione, essenzialmente ha tenuto conto di due importanti parametri:
Non condividiamo, invece, la base conoscitiva utilizzata per la determinazione delle grandezze caratterizzanti (erosione, sensibilità) e a tal proposito riteniamo di osservare quanto segue:
Pertanto, allo scopo di poter determinare un livello di classificazione dell’area costiera (vedi: tavole Riferimento Normativa del P.R.C.) quanto più vicino alla realtà attuale e senza rinviare detta analisi al Piano Comunale delle Coste, riteniamo opportuno:
Da detta valutazione e ricognizione, siamo certi, verrà fuori un quadro di riferimento normativo sensibilmente diverso rispetto a quello proposto con l’adozione del P.R.C..
SUGGERIMENTI
Pertanto, sulla base di una nostra autonoma osservazione e monitoraggio, effettuato in questi ultimi anni sul litorale interessato, riteniamo di poter obiettare e suggerire quanto segue:
a) Prima di tutto riteniamo che, visti i vari sistemi dunali presenti lungo i litorale e in ragione della loro importanza, vi siano delle aree da tutelare per il loro pregio naturalistico e ambientale, pensiamo soprattutto a quelle aree interessate recentemente dai già eseguiti lavori di salvaguardia del cordone dunale;
b) Le zone da classificare con un livello di criticità alta C1 non sono il 12%, bensì circa il 40%, le stesse interessano precisamente i seguenti tratti: da Largo delle Rose di “Posto Vecchio” fino al nuovo stabilimento “le 5 vele”; dalla foce Sud del canale di bonifica fino all’abitato di “Torre Pali”; da dopo l’abitato di “Torre Pali”, in direzione “Lido Marini”, in corrispondenza all’Isola della Fanciulla; in gran parte di questi tratti di spiaggia, la cui profondità scende spesso sotto i 15 mt. (a tal proposito vedi l’art. 5.2 delle N.T.A. generali), abbiamo accertato nel tempo: · fenomeni di erosione che interessano circa Km 3,5 di lunghezza della costa sabbiosa; · I sistemi dunali ivi presenti hanno subito un grave mutamento orografico, il loro profilo si è notevolmente abbassato; la riserva di sabbia degli stessi è stata molto spesso utilizzata anche dagli operatori turistici per ripascere i tratti di spiaggia interessati dall’erosione, inoltre i numerosi varchi aperti nelle dune, in media si contano 1 varco ogni 45 mt. di spiaggia, non fanno altro che aumentare il rischio di erosione delle stesse;
c) All’ art. 6.3 comma 1, 2 e 3 delle N.T.A. generali si legge che: “nelle zone classificate C1.S1, C1.S2 e C1.S3 è vietato il rilascio di nuove concessioni per un periodo di almeno 3 anni dalla data definitiva di approvazione del P.R.C. e comunque fino a quando sia stata accertata – attraverso una attività puntuale e continua di monitoraggio la cessazione dei fenomeni erosivi”; A nostro parere il periodo di 3 anni, per verificare o favorire processi naturali di rigenerazione ambientale, è poco, e proponiamo quindi di rivedere i parametri di criticità ogni 10 anni;
d) Così come classificate dal P.R.C. (Vedi alleg. 5 del Rapporto ambientale) le spiagge di Salve risultano: · per il 69% a sensibilità media (C1.S2); · per il 31% a sensibilità bassa C1.S3. A nostro parere l’intero tratto della costa sabbiosa di Salve è da classificare per intero a sensibilità media (C1.S2) e non solo il 69%, questo perché: · buona parte della costa sabbiosa è da ritenere ad alta criticità C1 (circa Km 3,5); · gli elementi di carattere ambientale presenti e dei quali bisogna tener conto sono numerosi e complessi, l’altimetria, i canali naturali, la tipologia della costa, la presenza delle zone umide e non per ultimo, come abbiamo già detto, la forte attività antropica - urbanizzazione realizzata in questi ultimi anni. Pertanto, SUGGERIAMO che, l’intera area costiera di salve ABBIA un livello di classificazione C1.S2, con tutto ciò che questo comporterà a livello normativo (vedi: tavole Riferimento Normativa proposte dalla nostra associazione);
e) Dalla nostra ricognizione risulta che il numero delle concessioni demaniali ad oggi rilasciate e la relativa superficie è sensibilmente superiore a quanto riportato nella tabella di cui all’allegato n. 7.1.3;
f) Pensiamo inoltre ad un monitoraggio dei parametri “obiettivo” e scientifico;
g) Ricordiamo inoltre che, secondo quanto riportato all’art. 5.2 (delle N.T. A. generali) le aree del litorale Salvese con divieto di concessione sono: · quelle con marcata erosione; · quelle con ridotta profondità della spiaggia che impedisce di tener conto delle distanze imposte (5 mt. dalla battigia e 3 mt. dal piede dunale); · i centri abitati (art. 5.3 capoverso 5); · le foci dei canali naturali “Fano” e “Muscio” ; · le foci del canale di bonifica in località “Torre Pali” e “Cabina”; · l’area adibita a porticciolo nel centro abitato di “Torre Pali” con divieto di balneazione (?) per circa mt. 500;
Tali aree sono tutte da escludere dal conteggio del fronte mare utile ai fini del calcolo del 60% di spiaggia libera;
h) Riteniamo che, Indipendentemente dalla profondità della spiaggia comunque è necessario fissare un limite minimo e massimo della superficie da dare in concessione e indipendentemente dal luogo fisico della richiesta (E’ assurdo avallare concessioni di 1.800 mq. su tratti di costa strettissimi (Vedi Torre Vado);
i) Legiferare affinché le concessioni siano strettamente personali, impedendo che le stesse vengano date in sub-sub- appalto o addirittura essere vendute inficiando in questo modo il senso della “concessione demaniale”.
OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI PER LA GESTIONE DEL DEMANIO E DEL LITORALE IN GENERALE ( vedi P.C.C. ) IN ATTESA CHE LO STESSO VENGA APPROVATO
1. Concordiamo con quanto previsto nella delibera del Consiglio comunale di Salve n. 5 del 31.03.2006 e precisamente: a) consentire l’installazione di manufatti (servizi essenziali) a servizio della spiaggia; A tal proposito andrebbe però precisato, con ulteriore deliberato, che, gli stessi dovrebbero essere installati sul retro del cordone dunale (anche in area privata) ad almeno 10 mt. di distanza dal piede naturale delle dune, senza danneggiare l’abitat e prevedere inoltre precisi controlli dell’autorità preposta prima dell’installazione degli stessi. (così come peraltro previsto nell’art. 21 lett. A del P.C.C. a suo tempo adottato);
b) consentire le aree da destinare a parcheggio in prossimità della costa alle seguenti prescrizioni: · l’area di superficie max pari a 7.000 mq. deve essere posta ad una distanza non inferiore a 100 mt. dal piede naturale delle dune ed in mancanza di questo dal confine del demanio marittimo; · la distanza tra le due aree a parcheggio non deve essere inferiore a mt. 75; · l’intera area deve essre delimitata nel suo perimetro con paletti in legno infissi nel terreno posti a distanza non superiore a mt. 1,50; A tal proposito abbiamo accertato che non sempre queste norme sono state rispettate, tant’è che ancora esiste il problema dei parcheggi sulle dune soprattutto nell’area della “Cabina” e del bacino verso “Torre Pali”;
c) tutti gli interventi di cui sopra devono avere inoltre carattere prettamente edilizio e non configurarsi come interventi di natura urbanistica riguardanti superfici molto estese, anche al fine di evitare sotto il profilo paesaggistico impianti manufatti che sia pure precari comportino ingombro eccessivo del paesaggio e trasformazioni irreversibili del territorio;
2. Secondo quanto previsto dalla Legge Regionale n 17/2006, art. 10, la durata della concessione demaniale è di 6 anni; A tal proposito riteniamo che trascorso tale periodo, prima dell’eventuale rinnovo, occorre appurare che il concessionario non abbia trasgredito le regole e soprattutto non abbia arrecato danni al sistema dunale;
3. Infine a nostro parere, per verificare o favorire i processi naturali di rigenerazione ambientale, dovrebbero essere sospese per un periodo di anni dieci da oggi, anche il rilascio di autorizzazioni di nuovi chioschi in area privata in prossimità della costa.
Si allegano alla presente:
Per il Direttivo di Legambiente Il Presidente
Occupazione della spiaggia da parte di: affitta sdraio e ombrelloni, pedalò, gommoni ecc.
*Concessioni demaniali
TRATTO DI SPIAGGIA tra: La Cozza e Florida Beach - circa 2,50 km di spiaggia
(10 concessioni demaniali); totale circa 24 operatori turistici che occupano tratti di spiaggia)
TRATTO DI SPIAGGIA tra: la foce del canale di bonifica e l’abitato di Torre Pali, - circa 1,90 Km di spiaggia
(Totale n. 7 chioschi)
TRATTO DI SPIAGGIA corrispondente all’abitato di Torre Pali, circa 0,60 Km di spiaggia (Nota: vi era un ordinanza per il divieto di balneazione nello specchio d’acqua antistante l’abitato di Torre Pali ?)
(4 café/ristoranti che affittano sdraio sulla spiaggia)
Quindi complessivamente risultano almeno 33 “operatori turistici” in circa 5 km di spiaggia = un operatore turistico ogni 150 mt. circa.
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